OGGI LE ASSEMBLEE A TORINO
STET, PANNELLA E POLO ALL'ATTACCO DELLA GOLDEN SHARE
ROMA - La golden share per la Stet affronta stamattina la prova del fuoco. Si apre infatti alle dieci l'assemblea della finanziaria per le telecomunicazioni, seguita da quella di Telecom. Negli statuti delle due società saranno introdotti i poteri speciali che consentiranno al Tesoro di dire la sua anche dopo la privatizzazione. Ma la vigilia lascia prevedere una riunione movimentata oggi a Torino. Guido Rossi dovrà fronteggiare l'opposizione dei referendari dei Club Pannella contrari all'introduzione dell'azione d'oro che sarà prossimamente sottoposta a referendum. Già ieri il loro coordinatore, Benedetto Della Vedova, ha fatto sapere di aver presentato un espostodenuncia alle procure di Roma e Torino nella sua veste di piccolo azionista. Una segnalazione ufficiale è stata inoltre indirizzata direttamente alla Consob. Sia l'uno che l'altra, ha precisato Della Vedova, "riguardano proprio l'omissione della comunicazione alla Commissione di controllo sulla Borsa della proposta di modifica dello statuto che sec
ondo i termini di legge doveva pervenire almeno dieci giorni prima dell'assemblea straordinari".
La Consob ha replicato a distanza. La Commissione, si è così saputo, era stata informata il 7 marzo con due lettere di Stet e Telecom delle modifiche statutarie sulla golden share e successivamente con una nuova comunicazione e ha perciò valutato "che non avrebbe avuto margini su cui eccepire", ritenendo valide le informazioni ricevute.
Ma la polemica resta. Il Polo attacca Ciampi giudicando la golden share il segno di una cultura statalista. E' Antonio Marzano chiede a Guido Rossi "una prova apprezzata di coerenza" opponendosi all'introduzione dell'azione d'oro anche a costo di rimettere il suo mandato. Anche nella maggioranza non mancano i distinguo ed Ernesto Stajano di Rinnovamento si dichiara perplesso sulla golden share che invece piace a Rifondazione a condizione, sottolinea Nerio Nesi, che duri "al minimo tre anni".