Gli argomenti sostenuti da Colombo contro l'abolizione della legge Merlin possono essere facilmente adattati, mutatis mutandi, alle leggi sulla droga.Entrambi i referendum portano al formarsi di una coalizione antireferendaria, favorendo il raccordo tra i conservatori dei due schieramenti, in nome della buona morale cattolica da contrapporre ai depravati pannelliani.
Sia la prostituzione sia la droga sono formalmente vietate, e di fatto presenti in forme plateali, a beneficio della delinquenza organizzata ed a danno dei consumatori, e con scarsi benefici per i "produttori" (i fornitori del servizio prostituzione ed i coltivatori delle materie prime agricole).
Se gli argomenti a favore dell'abolizione della Merlin fossero solo gli scontrini fiscali ed il "vuoto" comportasse la riapertura delle case chiuse, allora dalla legalizzazione della droga ci dovremmo aspettare solo i vantaggi fiscali assicurati da dei nascenti "droghifici" statali.
In conclusione, delle due l'una: o abroghiamo la Merlin oppure sposiamo la linea Gasparri sulla droga.
Senza dimenticare che il divorzio distrugge le famiglie e che gli abortisti sono una banda di assassini...