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Conferenza Movimento club Pannella
Segreteria Rinascimento - 28 marzo 1997
Da "Il Foglio" del 28 marzo 1997 - pag. 1

LA SENTINELLA DELLA LIBERTA'

E' un peccato che nel nostro Paese le battaglie concrete per la libertà sia, alla fine, sempre il povero Marco Pannella a doversele sobbarcare con i suoi autodistruttivi scioperi della fame. Ancora una volta di fronte all'ennesimo sopruso verso i referendum (dopo quello perpetrato dalla Corte costituzionale, vi è quello portato a termine dal ministro degli Interni Giorgio Napolitano che allontanando il voto referendario da quello amministrativo, colloca il primo in una stagione di ferie e aiuta, di fatto, chi invita ad andare al mare invece che a scegliere responsabilmente) è il vecchio leader radicale a scendere in piazza e a dare spessore alla protesta. La capacità di lobbismo liberale di chi è convinto che una democrazia matura debba essere tale se non ha paura delle idee e della sovranità dei cittadini, è molto scarsa: divisi e litigiosi come sono i possibili protagonisti di questa area. Tocca quindi sempre al vecchio Marco, testone nelle sue convinzioni e geniale nella loro propaganda, risvegliare le co

scienze. Non è male che questa protesta trovi in Parlamento forze sensibili e che la richiesta di esame di urgenza della mozione che chiede di anticipare il voto referendario al 25 maggio sia probabilmente accolta. Non è male che la sensibilità verso questa battaglia liberale sia più estesa del fronte delle sole forze di opposizione: è importante, e dimostra la cultura politica innanzi tutto di una persona come Luigi Manconi, che un numero consistente di senatori verdi si sia affiancato a deputati del Polo per chiedere il voto. E' triste, invece, che il Pds e il Ppi siano intervenuti sui loro parlamentari per farli retrocedere da una scelta che non era politica ma atteneva alle coscienze (cioè la richiesta di un anticipo dei referendum). E' un peccato che tra quelli che hanno accettato il diktat dei partiti di centrosinistra vi sia anche un uomo libero e intelligente come il senatore Franco Debenedetti . Mentre va sottolineato il comportamento esemplare del senatore Giuseppe Lo Curzio del Ppi capace di far v

alere le proprie convinzioni di fronte a qualsiasi ordine di scuderia. Ma al di là delle, pur decisive, iniziative parlamentari, è bene ancora ricordare come la lotta per fare dell'Italia una società integralmente libera, ha bisogno di un impegno più ampio di quello dei soli eletti del popolo. A Pannella si possono riservare molte critiche - i pasticci politici che ha combinato in tempi recenti sono rilevanti - ma va riconosciuto che, senza quella sua funzione costante di sentinella della libertà, questa nostra società sarebbe ancora meno civile di quello che è.

 
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