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Conferenza Movimento club Pannella
Segreteria Rinascimento - 29 marzo 1997
Da "Il Foglio Quotidiano" del 29 marzo 1997 - pag. 2

SIGNOR DIRETTORE

Una lettera di Pannella sui "digiuni autodistruttivi" di una sentinella della libertà

"Digiuni autodistruttivi"? Sono convinto, invece, che senza i miei digiuni non sarei giunto ad essere il vegliardo, non solo politico, che sono, coevo di Andreotti per impegno politico, e perfino di Scalfaro, (tanto per ricordare che da una generazione viene fuori proprio, ma proprio di tutto). Non che io contestiquel che i miei e altrui dottori sostengono sull'effetto specifico e "organico" dei nostri scioperi della fame. Ma dubito che noi "radicali" saremmo ancora qui se avessimo anche noi ingurgitato in questi decenni una sola pozione di quel che ingurgitano liberali, democratici, liberisti e libertari di questo secolo senza dar mai corpo, voce, volto e parola alle geniali e sempiterne convinzioni di diritto e di libertà che essi millantano comuni. E ciò malgrado la inutilità della nostra testarda propaganda, ancora infinitamente più debole del sistema di comunicazione italiano.

Noi, pur rappresentanti di 12 milioni di elettori sottoscrittori dei referendum ed essendo "sentinelle della libertà", ieri, per aver un po' di quello spazio sul Corrierone, che in due o tre botte non si nega nemmeno a Giorgio La Malfa, abbiamo pagato 120 milioni di lire, iva compresa. E malgrado tutto, il Corrierone è di gran lunga tanto impenetrabile all'informazione che ci riguarda, tanto uso farmi platealmente insultare nei suoi "fondi" senza alcun diritto di risposta (se non giudiziaria), quanto il meno impermeabile dei "grandi" quotidiani a qualche sussulto di decenza giornalistica, e perfino civile.

Noi rischiamo, caro Giuliano, di pagare tragicamente quel che la sorte, in primo luogo, qualche merito anche, oggi ci caratterizza: essendo restati, creativamente e rigorosamente, partigiani di diritto e libertà, liberali, ci troviamo, per la prima volta in questo secolo, all'unisono, per l'essenziale, con l'80 per cento degli italiani. Sicché noi antipopulisti tentiamo continuamente di far ricorso a loro, mentre tutti gli altri, ma proprio tutti, proprio tutta la classe dirigente politica, industriale, sindacale, giornalistica e scolastica ha una necessità letteralmente vitale di toglier loro voto e parola.

(A proposito, se il governo non è indotto nei prossimi cinque o sei giorni a convocare i referendum, non sarà possibile votarli entro maggio. Che fare?).

Per finire, auguri di Buona Pasqua. Se incontri il direttore di "Panorama" salutalo e felicitalo, da "erede" geniale e non "alternativa" dei suoi predecessori, trasmettili anche a lui. Insomma mi rivolgo a te come feci con Cossiga in una tua trasmissione televisiva dal Quirinale quando lo pregai di salutare il presidente della Repubblica, se mai l'avesse incontrato. Di nuovo ciao.

Marco Pannella

 
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