Spett. Curzio Maltese,
il suo articolo "La parabola di Stato", apparso su "la Repubblica" del 26 marzo, era quasi interamente condivisibile. A proposito della politica degli incentivi per le auto, Lei contrappone giustamente un liberismo puramente verbale di gran parte dell' "establishment" italiano ad uno statalismo di fatto. Ed afferma: "In pratica, appena s'è deciso di affrontare la crisi dell'auto con gli incentivi alla rottamazione, non s'è sentito volare un singolo no". E qui devo correggerla: l'unica forza politica che si è opposta a tali misure è il Movimento dei Club Pannella, che in diverse dichiarazioni ufficiali, per bocca del suo responsabile economico Benedetto Della Vedova, ha duramente criticato i provvedimenti assistenzialistici e distorsivi del mercato messi in campo dal governo. Al di là della ostilità che lei può nutrire nei confronti delle posizioni e delle scelte politiche dei Club Pannella, la invito a riflettere sulla circostanza che tale forza politica è l'unica coerentemente liberista oggi in Italia, come
è dimostrato dalla sostanziale solitudine in cui è stata lasciata dalle organizzazioni di categoria e dai partiti (pseudo)liberisti nelle battaglie referendarie autenticamente liberiste condotte in questi mesi. A conferma del fatto che oggi il liberismo, soprattutto in Italia, contrariamente alla "vulgata" conformista che lo dipinge come lo strumento padronale per lo sfuttamento del proletariato, rappresenta invece una riforma di segno "progressista" e innovatore, nel senso della liberazione di energie e di maggiore libertà di scelta, contro un intervento statale divenuto ormai oppressivo e burocratico. Saluti,
Piero Vernaglione - Roma