giovedì prossimo, 3 aprile 1997, giungerà in discussione in aula al Senato della Repubblica, una importantissima mozione con cui si invita il Governo a riconsiderare d'urgenza la decisione adottata di far svolgere i referendum il 15 giugno e, tenendo presente i termini di indizione, a fissare la data della prossima consultazione referendaria in una domenica precedente quella del 1 giugno 1997.
Il 15 giugno, infatti, secondo i dati ufficiali, almeno il 5% dei cittadini è in ferie scaglionate (scaglionate secondo direttive e indirizzi pubblici, oltreché, dei settori interessati al turismo), e quindi in pratica nella impossibilità di esercitare il loro diritto di voto
Le chiediamo di essere presente e di votare a favore del documento, affinché in primo luogo il diritto costituzionalmente garantito all'esercizio del voto referendario non venga negato ad alcuni milioni di cittadini, ed in seconda istanza affinché non si metta in pericolo il raggiungimento del 'quorum', abrogando di fatto l'istituto referendario dall'ordinamento costituzionale italiano.
I referendum, in numero di 11, riguardano 49 milioni di elettori, per votazioni di carattere politico nazionale; comportano l'uso teorico di 540.000.000 espressioni di voto, di oltre mezzo miliardo di schede.
Radio Radicale, come sempre, trasmetterà la seduta, ma per questa occasione ha annunciato che riferirà ripetutamente dei senatori presenti, assenti, votanti a favore o contro ed astenuti.
Ci auguriamo sinceramente di poter ascoltare il Suo nome tra coloro che avranno compiuto questo gesto di civiltà, di ragionevolezza, di democrazia.
Distinti Saluti
E buona Pasqua di resurrezione delle coscienze civili.