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Conferenza Movimento club Pannella
Segreteria Rinascimento - 31 marzo 1997
Da "Il Messaggero" del 30 marzo 1997 - pag. 5

BONINO: "ARRIVIAMO TARDI"

IL COMMISSARIO EUROPEO: DA SETTIMANE BISOGNAVA INTERVENIRE

E Mancino a Sarajevo ringrazia i soldati del contingente italiano.

ROMA - L'intervento in Albania, secondo Emma Bonino, commissario europeo all'aiuto umanitario, era necessario già da settimane. "Il naufragio della nave dei profughi - ha detto la Bonino - è un dramma che avrebbe potuto essere evitato se l'Ue e la comunità internazionale non avessero perso tanto tempo per avviare un intervento umanitario decente in Albania". Secondo il commisario europeo "di fronte a decine di morti sotto il mare, qualcuno dovrà assumersi le sue responsabilità, senza dimenticare quelle degli organismi internazionali per la loro lentezza. Da settimane era necessario un intervento: lunedì scorso avrebbe potuto deciderlo il consiglio dei ministri dell'Ue, ma è bastato che gli inglesi e i tedeschi dicessero no per rinviare tutto all'Osce e i russi non hanno voluto , allora siamo andati all'Onu, che ha dato il via libera: questa è una perdita di tempo che provoca vittime". Il commissario ha anche criticato "la rinuncia alle tradizioni di civiltà" rilevata in Italia dall'inizio della crisi. "La ps

icosi che domina nel mio Paese - ha detto - è alimentata dall'assenza di guida degli intellettuali, di destra e di sinistra: si assiste senza alcuna resistenza all'emergere di immagini di psicosi per non dire di xenofobia". Il presidente del Senato, Nicola Mancino, invece, ieri era in Bosnia, dove ha portato ai militari italiani "il saluto e la solidarietà delle istituzioni e del popolo italiano" in occasione delle feste pasquali. "L'Italia vi guarda con ammirazione e riconoscenza per l'opera di pace che svolgete in questo martoriato Paese per conto della comunità internazionale", ha detto Mancino, che era accompagnato dal sottocapo di Stato maggiore della Difesa, generale Gianfranco Ottogalli, e dal segretario generale del Senato, Damiano Nocilla. "Le nostre forze armate - ha aggiunto Mancino hanno fornito in questi ultimi anni un contributo decisivo alla costruzione della pace e per un ordine internazionale più giusto, fondato sulla solidarietà e il rispetto dei diritti umani". Il presidente del Senato ha

poi ricordato l'opera svolta dai militari italiani in gravi situazioni di crisi, come la ex Jugoslavia, l'Albania, la Somalia e il Medio Oriente. "Il problema albanese - ha detto ancora Mancino - è diverso da quello bosniaco, ma proprio per questo si deve prendere atto che quando il bisogno spinge la gente ad andar via, è necessario intervenire in quell'area per creare condizioni di vivibilità e di attività produttive. Le difficoltà di carattere economico sono state la spinta per portare gli albanesi al di fuori delle proprie radici e delle proprie tradizioni. La presenza italiana dovrà servire a risolvere determinati problemi".

 
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