Marco Pannella, sta vedendo sfilarsi da sotto gli occhi, o sarebbe meglio dire dalla cabina elettorale, un altro referendum, dopo la falcidia ad opera della Corte Costituzionale, alla quale sono stati sottoposti i venti referendum originari, anche il Parlamento si appresta a fare la sua parte. E' possibile infatti per senatori e deputati evitare la consultazione popolare se, prima dello svolgimento del referendum, viene approvata una legge che intervenga sulla stessa materia e nella direzione indicata dal quesito. Previo giudizio della Corte di Cassazione. Proprio quello che sta accadendo al referendum che vuole abolire il libero accesso ai cacciatori nei fondi privati. Misura che, se approvata, limiterebbe le loro possibilità di movimento. I cacciatori, come è noto, sono una lobby potentissima e capace di fare pressioni su quasi tutti i partiti presenti in Parlamento, di maggioranza e opposizione.
Le centinaia di migliaia di iscritti, attraverso i loro rappresentanti, stanno facendo sentire la loro voce ed il loro peso. Vogliono che venga definitivamente approvata dalla Camera dei Deputati la legge, già passata al Senato, che interviene sulla stessa materia del referendum, anche se stravolgendone il senso. L'unico obiettivo dei "cacciatori" è evitare il referendum. Per questo la proposta di legge trasmessa dal Senato verrà probabilmente assegnata in Commissione in sede legislativa, per permettere l'approvazione senza passare dall'Aula.
Quindi molto velocemente. Da Alleanza nazionale a Rifondazione comunista tutti sembrano essere d'accordo. Un altro referendum sta per essere eliminato.