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Conferenza Movimento club Pannella
Segreteria Rinascimento - 4 aprile 1997
Da "L'UNITA'" del 4 aprile 1997, pag.6

GINEVRA, SULLA PENA DI MORTE PASSA LA RISOLUZIONE ITALIANA

Via libera alla commissione diritti umani delle Nazioni Unite

Dei 52 membri della commissione 27 hanno detto sì all'abolizione, 14 astenuti, 11contrari. Tra i favorevoli anche Mosca. Soddisfazione della Farnesina.

Un passo avanti per l'abolizione della pena di morte nel mondo. Ieri una risoluzione in questo senso, presentata dall'Italia, è stata approvata a larga maggioranza dalla commissione dei diritti umani dell'Onu a Ginevra. Con questo significativo gesto le Nazioni Unite si sono incamminate verso l'obiettivo finale dell'abolizione delle esecuzioni capitali nel mondo. Si tratta di un cammino difficile che, ora, grazie alla risoluzione di Ginevra diventa più raggiungibile, anche se l'obiettivo finale resta ancora lontano. Va infatti ricordato che nel'96 un'analoga proposta presentata dall'Italia all'assemblea generale dell'Onu fu bocciata per otto voti. L'iniziativa parte da una mozione approvata dal Senati italiano e proposta dall'associazione "Nessuno tocchi Caino", un gruppo internazionale di cittadini e parlamentari che si batte per la totale abolizione della pena di morte nel mondo entro il Duemila. "Accogliamo con soddisfazione il voto di Ginevra", dichiara il ministro degli Esteri, Lamberto Dini, che aggiu

nge: "Questo fa seguito agli sforzi compiuti dall'Italia a partire dal'94, quando venne presentata all'assemblea generale dell'Onu un progetto di risoluzione sulla pena di morte nel mondo e sulla sospensione delle esecuzioni, che non riuscì ad essere adottato. Il risultato odierno è frutto di un'accurata e capillare opera di sensibilizzazione internazionale sull'abolizione della pena di morte che rappresenta l'obbiettivo ultimo dei nostri sforzi anche in ottemperanza di una risoluzione del Parlamento. Vorrei ricordare che, proprio in questo quadro, anche in sede europea, l'Italia ha recentemente proposto, in seno alla conferenza intergovernativa che nel nuovo testo dei trattati dell'Ue sia inclusa una disposizione che preveda l'impegno formale dei paese membri dell'Ue e rinunciare alla pena di morte". Dei 52 membri della commissione dell'Onu in 27 hanno votato a favore della risoluzione italiana, 11 contro e 14 si sono astenuti. Un risultato così positiva non era scontato. "E' stato un grande successo della

diplomazia italiana - ha detto il sottosegretario agli esteri Patrizia Troia, che guidava la delegazione italiana, è un passo in avanti nella direzione giusta. Sono ormai le nazioni ancora favorevoli alla pena di morte ad essere rimaste isolate, e non il contrario. Assai significativo è stato il sì di molti paesi dell'Africa e dell'America latina". A votare contro la risoluzione italiana sono stati, tra gli altri, insieme agli Stati uniti, la Cina, l'Egitto, l'Algeria, il Pakistan, e l'Indonesia. Il voto della Russia è stato favorevole. L'Europa, ha votato compatta per il sì, inclusi i paesi dell'ex blocco sovietico. La risoluzione chiedeva anche a quelle nazioni che ancora non hanno abolito la pena di morte di ridurre progressivamente il numero dei crimini passibili di esecuzione capitali e di "sospendere tutte le esecuzioni in vista dell'abolizione della pena di morte", un passo che "contribuirà al rafforzamento della dignità umani e allo sviluppo dei diritti dell'uomo".

 
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