REFERENDUM, ANCORA POSSIBILE LO SLITTAMENTO DEL VOTO IN AUTUNNO
Il governo conferma la data del 15 giugno, ma consulterà i promotori sulla proposta Andreotti. Pannella interrompe il digiuno.
MILANO - Il governo conferma l'indicazione del 15 giugno come data per i referendum, tuttavia ascolterà i promotori sulla proposta Andreotti, cioè sullo slittamento del voto tra ottobre e novembre. E' questa la decisione assunta ieri mattina dal Consiglio dei ministri che, prendendo atto dell'esito del voto di due giorni fa in Senato (che ha respinto l'ipotesi di anticipare la consultazione a maggio), ha deliberato di proporre per i conseguenti decreti del presidente della Repubblica la data, già annunciata, del 15 giugno per lo svolgimento dei referendum.
Nello stesso tempo, il governo, considerando l'ordine del giorno Andreotti approvato ieri dal Senato, ha deciso di consultare i promotori dei referendum di iniziativa popolare e di iniziativa regionale. Intanto è terminato ieri lo sciopero della fame condotto per 21 giorni da circa 800 cittadini "democratici, referendari, riformatori" per protestare contro la data fissata dal governo. Inoltre il Consiglio di Stato ieri ha respinto il ricorso presentato dall'Ordine dei giornalisti. Via libera, quindi, al referendum che chiede l'abolizione di questo organismo.