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Partito Radicale Rinascimento - 5 aprile 1997
Da "L'opinione delle Libertà" del 5 aprile 1997 - pag. 5

ENERGIA, LA SFIDA DELLE DUE SINISTRE PARTE DA ROMA

Che l'energia sia il grande business del futuro assieme alle telecomunicazioni, la sinistra l'ha capito da tempo. Per giunta, il mercato di settore, essendo ancora tutto da creare a causa dell'attuale monopolio pubblico, rappresenta una sterminata prateria da colonizzare. L'Enel, sulla cui privatizzazione è già iniziata la guerra tra Pds e Rifondazione comunista, costituisce l'allettante posta in gioco. La partita, però, non si svolge soltanto a Montecitorio, ma anche in ambito locale, a causa delle potenti municipalizzate metropolitane, in quota Pds o Lega, titolari della rete di distribuzione cittadina e che, in virtù della liberalizzazione europea, si troveranno a gestirwe un affare lucroso.

In base al progetto CarpiBersani, l'Enel dovrà scindersi in modo da separare i servizi finanziari da quelli tecnici. Il punto è come e quando cedere ai privati, dando la possibilità ad altri gestori di entrare nel mercato dell'energia. Lo scontro è triangolare: il Pds vuole salvaguardare i legami con le municipalizzate, Forza italia sostiene il piano Carpi perché, nonostante l'appartenenza pidiessina del suo ideatore, è identico a quello del governo Berlusconi, Rifondazione si oppone alla dismissione e avversa lo "spezzatino" liberista. E giovedì prossimo, in commissione Industria alla Camera, comincerà una discussione sui testi di risoluzione proposti dalle diverse forze politiche. Da notare che Forza Italia e Pds avanzano le stesse ipotesi, anche se con stile diverso. Per Alessandro Rubino, promotore della risoluzione forzista, "non è un dato casuale: noi puntiamo alle esigenze tecniche, in modo da evitare stravolgimenti politici. D'Alema, invece, lascia la porta aperta a possibili manovre del governo per

rabbonire i comunisti. Nesi, sull'Enel, non farà concessioni". Tanto è vero che, mentre il testo di Botteghe Oscure appare una dichiarazione di intenti, quello di Forza Italia è addirittura ostico per un comune mortale, a causa dei molti riferimenti alla direttive europee e alle perifrasi da addetti ai lavori. "Entrambi parliamo di privatizzazione e di pari opportunità per l'accesso al mercato, ma in termini diversi - spiega il componente della commissione Industria - tuttavia, gli ostacoli ad una vera modernizzazione del settore sarebbero superabili se non ci fosse la questione delle municipalizzate da tenersi strette".

L'accordo di due giorni fa tra Enel e Acea per distribuire elettricità a Roma nasce quindi da un connubio politico, propiziato dal pidiessino Testa e dall'ex cigiellino Vento. "Quell'accordo - osserva Rubino - è assolutamente contrario a quanto stabilito in materia di authorithy sull'energia. Infatti, simili intese sarebbero permesse se le aziende fossero private. Qui, invece, ci troviamo di fronte ad un monopolio pubblico e non escludo un intervento dell'autorità per la concorrenza". L'episodio prelude comunque ad altri del genere, soprattutto se si pensa alla Aem di Torino o alla sua omologa di Milano, prossime ad operazioni analoghe. L'obiettivo è fornire a Botteghe Oscure nuove possibilità di radicamento locale, con forti riflessi sull'economia nazionale.

Intanto, il governo ha rinnovato il cda dell'Enea, l'ente nazionale per l'energia per l'energia e l'ambiente. A differenza delle designazioni in stile ulivista, le scelte sono improntate al criterio della competenza e non sono improntate al criterio della competenza e non sono tuttavia di sinistra, grazie ad una discreta pressione in tal senso esercitata da Forza Italia in commissione Industria. Tra i nuovi consiglieri, spiccano Paolo Togni, ex capo di gabinetto del ministro dell'Ambiente Altiero Matteoli, e Riccardo Perissich, ex presidente di Assolombarda. E' un segnale di buona volontà da parte della Quercia, lanciato però soltanto per la composizione di un organismo secondario. Quando la partita non è fondamentale per il campionato, anche l'Ulivo si concede un po' di sano pluralismo.

Silvia Cerioli

 
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