LA RABBIA DI PANNELLA "SONO PEGGIO DEI FASCISTI"
E il grande sconfitto insulta il Quirinale
L'ira di Pannella nel giorno della sconfitta. Raffica di accuse ai giudici costituzionali: "Fuorilegge... comunisti nominati dal chierico del Colle... compagni di merende e di regime...". Attacchi a ripetizione a Scalfaro: "E un indemoniato del potere...". E la "lotta armata" promessa? "Una riunione del Parlamento che viola una legge deve essere interrotta". E adesso? "Siamo i nuovi partigiani Aspettiamo un tozzo di pane, dieci miliardi entro il dieci marzo...".
Di STEFANO Dl MICHELE
ROMA. Se l'aspettava? Con una tirata fa fuori il mozzicone rimasto. "Siamo diretti da associati per delinquere" Accende un'altra sigaretta: "Il regime fascista era almeno legale, questi bestemmiano le leggi" Finisce la seconda sigaretta: "Siamo un esercito partigiano....". Dopo aver dato, diciamo cosø, l'ennesima ripassatina del giorno ai giudici costituzionali, Marco Pannella trova anche il tempo di darne una ai suoi intrepidi militanti che dal 5 ottobre comiziano a via del Corso: "Ai tavoli non c' nessuno..." L'amplificatore gracchia: "Qui non sanno governare il microfono...". La giornata pi· lunga di... Di solito si dice cosø, ma forse stavolta davvero cosø. E la giornata pi· lunga di Pannella era cominciata ore prima dell'alba, quando buttava una sorta di proclama contro la Consulta ben prima di conoscere le decisioni ufficiali: "Il plotone di esecuzione ha sparato a mitraglia. Alla sudamericana, alla mercenaria, alla golpista...". Parole che, con l'arrivo della luce, ha ripetuto a destra e a manca pe
r l'intera giornata. Bastava chiedere: scusa, Marco, e la Corte?, e lui tirava fuori un campionario impressionante di accuse - dove quando era il caso finivano anche Michele Santoro e il presidente Scalfaro, D'Alema e Berlusconi, la Bicamerale e Dio solo sa che altro. Qualche esempio dell'ira pannelliana sui membri della Consulta? "Ladri della Torah, ladri della legge... stessa razza di traditori della legge e della patria... comunisti nominati dal clerico del Colle... Corte del sovrano... Corte di Belgrado... hanno obbedito non perch sono dei servi, ma perch hanno la stessa cultura, la cultura per cui hanno dato fuoco ai libri... gente che non solo perde la faccia, ma non ha pi· anima... i colonnelli greci non avrebbero osato, questi sø... dei fuorilegge... compagni di merenda e di regime...". Ogni tanto, diciamo cosø, fa dei nomi: "Ceppi Modona e Onida, zeloti dell'uso politico del diritto.. Vassalli, approv la legge sulla droga, tradendo come un volgare fascistucolo di periferia...". "Siamo oltre Matte
otti...".E' un mare che tracima, il Marco nazionale e nel giorno della sua sconfitta. Oddio, sconfitta... Lui la mette cosø. "Il valore dei referendum oggi clamorosamente affermato, rafforzato...". Perch sconfitto, a sentir lui, tutto il resto del mondo mica Pannella. E allora "siamo giß oltre il 24-25, il delitto Matteotti c' giß stato", e gi· ad invocare "il tozzo di pane dal popolo dieci miliardi entro il dieci marzo, se avremo una piccola parte di ci che dß in degrado alla sua dignitß...". E infine, pure il grido eroico di Calamandrei: "Ora e sempre, resistenza! Non ci ammazzeranno, arriverß invece la loro ora e vedremo se sapranno sopravvivere". E giß, perch da ieri la truppa pannelliana si ufficialmente autonominata brigata di "partigiani seri . Fino "alla lotta armata" promessa nei giorni scorsi? Marco, per la veritß glissa tra "non violenza ghandiana" e "una nuova storia che inizia" . Insomma, esempi concreti? "Beh, una riunione del Parlamento che viola la legge deve essere interrotta...".
Chissß come e chissß quando vedremo pure questo. Per intanto, si annunciano "organizzazioni strategiche che faranno i loro comunicati: 1, 2, 3.....". E ce n' , ovviamente, per Scalfaro, il "Pertini cattolico" oggi ridotto al rango di semplice clerico intrigante. Va gi· con le rasoiate, Pannella: "Una riunione di golpisti, come quella sicuramente tenuta al Quirinale...". Pentito della scelta del'92? Figurarsi se Pannella lo ammette, anzi, "feci molto bene...". Vabb , e adesso? "Adesso Scalfaro caduto in tentazione, diventato un indemoniato del potere. Se fossi un credente gli manderei un esorcista...". Poi, ci sono i cronisti - niente interviste personali, solo al Tg2 per una promessa a Minum, neanche al Giornale di Feltri che pure si dannato l'anima a sostegno dei referendum, sacrificando qualche apertura sulle coop rosse - "fate i giornalisti, invece di fare le marchette a me". Riapre la polemica con Michele Santoro, "quel teppista assunto da Mediaset, e spero che un giorno o l'altro mi denunci ", pe
r finire con una sgradevole polemica con "quella (omissis, ndr...) sgallettata della regista che in trasmissione riprendeva continuamente le mie cicche mentre fumavo, per far credere che ero drogato di merda...". "Il nostro capo spirituale". Una conferenza stampa, un cambio di cravatta, un comizio con qualche decina di militanti, una serata dall'Annunziata. Eccola qui, la giornata pannelliana. Ed ecco i suoi fedelissimi, che da quasi cento venti giorni parlano, 24 ore su 24 ore, fino allo stremo, in mezzo alla strada principale della capitale. Nel giorno della sconfitta c' un aria da reduci tra la piccola folla circonda "il nostro capo spirituale", (parola di Edoardo Bosio), tutti con il solito cartello al collo, una tizia anche con un elmetto con tanto di svastica nazista e la scritta "Membro della Corte Costituzionale", il perenne vociare dal microfono, il vecchio Angiolo Bandinelli che prova ad arringare: "Ce l'abbiamo fatta, li abbiamo costretti ancora una volta a mostrare il loro turpe volto!", i visi
di tante battaglie - Spadaccia, Vigevano, Stanzani - i tanti ex che mancano e che snho gli unici che oggi contino qualcosa - Rutelli, Taradash, Calderisi - iperbole esagerate: ."La Bonino ci ha insegnato che si pu governare non una cittß, non uno Stato, ma un continente..". Passa lø davanti il buon Ugo Intini, e anche lui sentenzia: "Pannella ha torto stavolta...". A cena con i giudici... E nella giornata dell'ira e della frustrazione, in fondo la cosa pi· divertente e quella che ha organizzato Mariano Giustino e Tommaso Del Franco, che l'altra sera si sono introdotti all'hotel Hassler, hanno beccato i giudici costituzionali a cena e ad ognuno di loro hanno offerto - prima dell'intervento della digos - il giornaletto pro- referendum. "Lo hanno anche letto...", assicurano gli autori della "beffa". Parlano e parlano, gli eroici pannelliani. La sconfitta non mitiga l'effetto: "L'eroico Pannella...". Ma da sotto il palco, uno di quei bei tipi bizzarri che sempre affollano le iniziative radicali, urla: "Ha rot
to i coglioni, Pannella!": I pannelliani lo osservano e, tolleranti, sorridono. Tanto mica un giudice costituzionale...