DICHIARAZIONE DEGLI EURODEPUTATI: ERNESTO CACCAVALE (FI), LUIGI CALIGARIS (LIB); GIANFRANCO DELL'ALBA E OLIVIER DUPUIS (LISTA PANNELLA):
Strasburgo, 9 aprile 1997
"Mentre il Parlamento mette una pezza al vicolo cieco in cui si è cacciato il Governo per consentire alle nostre truppe di onorare gli impegni già assunti dall'Italia in sede internazionale, anche al Parlamento europeo cresce la preoccupazione sulla natura e sull'efficacia della missione a guida italiana in Albania.
Gli scopi della missione saranno quelli definiti dall'ONU e ribaditi oggi qui a Strasburgo dal Consiglio e dalla Commissione europea o viceversa saranno quelli prospettati dal Sottosegretario Fassino ed auspicati in sede europea dal leader del Partito socialista albanese Fatos Nano?
Si va, che lo si voglia o no per ristabilire la legalità attualmente rappresentata dal capo dello Stato e dal Governo di riconciliazione o si va con l'obiettivo prioritario di istituire quanto prima un altro assetto politico?
Saranno sufficienti tre mesi per creare le condizioni per un voto effettivamente democratico in Albania, visto che le liste elettorali sono andate completamente distrutte, e come dovranno comportarsi i soldati italiani ed europei visto che il mandato ONU non implica il disarmo delle bande armate?
Insomma andremo per restaurare pace e democrazia o piuttosto innanzi tutto per riportare al potere una parte politica?
Viste le attuali condizioni dello Stato di diritto in Italia ci sembra in ogni caso che la prima ipotesi sia assolutamente da escludere".