Roma, 10 aprile 1997
Dichiarazione di Andrea Falcetta, Comitato per il SI al Referendum sulla Giustizia:
"L'aumento della componente laica del CSM, così come ipotizzato nel progetto di riforma che in questi giorni si discute alla Bicamerale, non servirà a nulla se non sarà accompagnato da una riforma in senso maggioritario del meccanismo elettivo dei membri togati.
Il vero problema, infatti, non è il peso della politica sulla magistratura, ma il peso della politica nella magistratura: occorre in questo senso assolutamente liberare ogni singolo magistrato dal condizionamento delle correnti politiche presenti nel CSM, e per fare ciò è necessario introdurre un sistema elettorale capace di premiare le singole professionalità in luogo dei giochi di lista.
Sappiamo bene, tuttavia, che la nostra proposta è invisa al regime, se è vero come è vero che tra i referendum giustizia il nemico numero uno è stato da subito quello attinente la riforma del sistema elettorale del CSM: la conservazione delle correnti politiche all'interno di tale organo, infatti, consentirà ai partiti e alla magistratura organizzata di continuare, sulla pelle dei poveri cittadini, ed in un reciproco gioco di alleanze, tradimenti e ricatti, lo scontro in atto per il controllo totale del potere."