Roma, 11 aprile 1997
Dichiarazione di Marco Pannella:
"'I Politici'...
Anche nel linguaggio la posizione dei magistrati, degli intellettuali, dei PM giacobin-giustizialisti risente sempre pi· delle radici neo-fasciste, corporativiste, di epigoni dello Stato etico contro ogni nozione ed ogni comprensione sullo Stato di diritto, liberale e sulla democrazia politica di stampo 'occidentale'.
'I Politici': cio Parlamenti, Governi, partiti, se non graditi, vengono cosø classificati, sø da poter porre in conflitto e in alternativa due corporazioni: quella dei corrotti o dei corruttibili, da una parte, quella, degli onesti e degli incorruttibili, dall'altra.
L'ideologia del partito 'dei giudici e degli intellettuali' semplicemente antidemocratica e anticostituzionale, la loro attivitß assolutamente sovversiva, negli intenti non meno - molto spesso - che nei mezzi usati. (Non capisco perch questa contestazione venga rimossa come un insulto, e non eventualmente confutata o respinta. Ma il fascismo cosa tremendamente seria, ed inutile tentare di rispondergli con la politica dello struzzo).
Il loro piccolo Lenin o Bombacci d'altra parte noto per aver incoronato come 'liberale del secolo' la signora Irene Pivetti; che mostr di gradire molto l'omaggio.
In base al principio di reversibilitß dobbiamo ora attenderci - faute de mieux, monsieur Flores d'Arcais! - che sia la Pivetti a incoronarlo come 'liberale', magari degli albanesi buttati e sepolti nel mare".