I recenti testi sull'argomento si preoccupano quasi esclusivamente della liberta' di insegnamento, cioe' della liberta' dei docenti di insegnare senza essere condizionati dal datore di lavoro.
Mi preme di piu' la liberta' di apprendimento, cioe' la liberta' dello studente (o, nel caso di minori, dei genitori) di avere il tipo di insegnamento che desidera.
Oggi mi pare che la scelta sia tra un insegnamento confessionale privato oppure un insegnamento pubblico che, casualmente e senza possibilita' di scelta, puo' essere confessionale, laico o ateo. La scelta, ostacoli economici a parte, e' tra i preti e una lotteria.
La mia sensibilita', purtroppo, non e' dettata da motivi anagrafici :-))