Riporto un'idea che mi e' stata suggerita e che ho poi rielaborato:Durante la campagna referendaria piazzare a Roma e altre grandi città una decina di "colonnine video". Trattasi di occrocchi blindati, tipo bancomat, ancorati al marciapiede, con un televisore e un videoregistratore che manda in continuazione immagini promozionali pannelliani, spot, inviti a firmare ai tavoli elencati, inviti ad andare al "referendum point" che dovrebbe essere aperto giorno e notte, illustrazione dei referendum ecc.
Andrebbero pioazzati in vari punti della citta', meglio dove non siamo mai stati.
Controindicazioni: il costo degli accrocchi e le autorizzazioni del comune. Per questo ultimo si aprirebbe pero' un'interessante battaglia di civilta'. Quanto costa infatti ad una ditta un megacartellone piazzato al centro storico? Ed e' mai possibile che una organizzazione politica debba pagare al comune la stessa cifra che paga chi vende reggiseni?
E se ci dicono che siamo gli unici che pretendono suolo pubblico per fare politica rispondiamo che se siamo gli unici che fanno politica non e' mica colpa nostra.
Spacchiamo un po' le palle a Rutelli e gli altri sindaci democratici, mo che c'e' la campagna per le aministrative.