Vorrei non venisse del tutto eluso un elemento. Dal prossimo novembre cesserà la convenzione tra Radio Radicale e Ministero delle Poste. Non vi è dubbio che l attuale governo (e la sua maggioranza) non ha un pregiudizio favorevole nei confronti della Radio (anche se il recente voto del Parlamento che attribuì all emittente - e all unanimità - il "dovuto" è un fatto certamente positivo). Senza gli otto miliardi netti della convenzione, e con il solo contributo dell editoria, forse diverrà impossibile continuare l attività. In settimane di trattativa che potrebbero essere decisive (anche se logica vorrebbe che tutto fosse definito prima), una riserva di denaro che garantisca alcuni mesi di "sopravvivenza" potrebbero risultare decisivi.Certo è un "uso" del finanziamento pubblico. Ma non me ne vergognerei.
ps nella penultima riga: potrebbe....decisiva