lettera da inviare a consiglieri regionali, provinciali, comunali, presidenti di associazioni di ogni ordine e grado, comprese le conf... lcoaliINVITO PER I REFERENDARI E LIBERALI
PER UNA NUOVA STAGIONE DI REFERENDUM LIBERALI, LIBERISTI E LIBERTARI
PER UNA INIZIATIVA NONVIOLENTA DI DIALOGO VERSO IL MONDO DELL'IMPRENDITORIA
Firenze, 24 aprile 1997
Gentile amica/o,
il 20 aprile scorso e' terminata a Roma la prima assemblea "Referandaria e Liberale", dei cittadini che, con il referendum, intendono costruire un'alternativa al regime consociativo e inciucista.
Gli argomenti sono molteplici, e incisivi. Oltre al finanziamento pubblico dei partiti e ai sistemi elettorali che hanno reso possibile l'affermazione e il procrastinarsi della partitocrazia, ci sono i referendum sulla liberta' del lavoro, sulle pensioni, per la liberta' sindacale, per la giustizia giusta, per le liberta' del cittadino e della persona.
Ma perche' questo sia possibile non basta la nostra determinazione. Lo abbiamo sperimentato nei 20 referendum: con 12 milioni di firme la Corte Costituzionale non ha applicato la legge ma una giurisprudenza illegale che beneficiasse la conservazione del potere e dei suoi equilibri.
Cercare alleati tra i partiti e i movimenti in Parlamento? Come potrebbero dopo l'approvazione della nuova legge sul finanziamento pubblico ai partiti?
Occorre rivolgersi altrove, per la creazione di un nuovo soggetto sociale che coinvolga coloro che sono piu' colpiti dal procrastinarsi del soffocamento autoritario. E ci siamo rivolti ai cittadini e alle associazioni del mondo dell'imprenditoria, perche' -forse- con il loro coinvolgimento la forza per contrastare l'illegalita' delle istituzioni, potra' essere determinante.
Ma finora i segnali sono deboli, e i tempi terribilmente ristretti. La Bicamerale -con dichiarazioni di autorevoli esponenti- ha intenzione di modificare l'attuale legge dei referendum in senso restrittivo, e in modo tale che, sara' praticamente impossibile promuovere alcun referendum. Quindi i referendum o si fanno ora, tra il 5/10 maggio e il 20/30 luglio, oppure bisogna prendere atto della sconfitta. E per farli occorre che il mondo dell'imprenditoria ci dia disponibilita' entro e non oltre i primi giorni di maggio. I tempi tecnici sono inamovibili.
Per questo da venerdi' intraprendiamo un digiuno di dialogo nei confronti dei dirigenti nazionali di queste organizzazioni imprenditoriali, perche' ci ricevano e decidano di affiancarsi a noi in questa ardua impresa. Altrimenti, dovremo decidere di non fare i referendum, e la costruzione del nuovo soggetto sociale dovra' avere tempi e strategie molto diversi, che ora non sappiamo. ma sicuramente piu' difficili.
Se la sente di unirsi a noi in questa richiesta?
In attesa di un riscontro invio distinti saluti
Vincenzo Donvito, consigliere generale del Movimento dei Club Pannella-Riformatori