Mr. Baietti, alias Jesus Christ Superstar, il tuo ragionamento sarebbe
del tutto limpido e condivisibile, se non rimuovesse un punto
fondamentale, più volte evocato in questo dibattito:la contraddizione
fra mezzo e fine (usi i soldi del finanziamento pubblico per lottare
contro il finanziamento pubblico). Cadi, cioè, nel cinismo della
realpolitik, il che, se me lo consenti, è poco da Jesus Christ.
Mi obietterai, e forse in testi precedenti lo hai già fatto,
che una volta accettato di riscuotere il malloppo, non puoi non usarlo,
anche se lo bruci. Ti rispondo, se mi passi il moralismo,
che in un mondo colpevole è impossibile essere innocenti.
Ma ogni sforzo deve essere fatto, per essere il meno colpevoli possibili.
Ora, nella fattispecie, investire in battaglie politiche i soldi del
finanziamento pubblico, dopo che, con un referendum vinto grazie
al 90% dei suffragi, e proposto da noi soli (come ci ricordava Cavalieri,
che mai loderemo e ringrazieremo abbastanza per avercelo ricordato)
lo abbiamo messo fuori legge, è assai più colpevole (o più incoerente)
che restituire quei soldi ai cittadini che ne sono stati effettivamente
derubati. (E che ne sarebbero stati derubati anche se, quei soldi,
non li avessimo ritirati).
Certo, la restituzione non potrà che essere simbolica e iniqua.
Ma per noi, esseri imperfetti, è, credo, attualmente la soluzione migliore
alla portata della nostra immaginazione.
G.
--- MMMR v4.00unr