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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 2 maggio 1997
Roma, 2 maggio 1997

PANNELLA: INVITO A COFFERATI, D'ANTONI, LARIZZA: PROMUOVIAMO INSIEME REFERENDUM SUL LAVORO, PENSIONI, SANITA', IMPRESA E DIRITTI DI LIBERTA'. INVITO ESTESO A POLO, ULIVO E LEGA. NELL'OCCASIONE SI RENDONO PER LA PRIMA VOLTA PUBBLICI 39 QUESITI REFERENDARI .

"Lanciamo una sfida, e un invito, a Cofferati, D'Antoni, Larizza, da una parte, a Bertinotti e Cossutta dall'altra (si fa per dire).

Passando per Ciampi, Dini, lo stesso Prodi.

Interpelliamo il paese, l'insieme degli occupati e dei disoccupati, degli imprenditori e dei pensionati, dei "lavoratori" e dei consumatori, utenti, elettori, su riforme delle pensioni, della sanità, delle imprese, del lavoro e dei lavoratori, autonomi e dipendenti, burocrati e produttori.

Interpelliamoli insieme. Noi alleghiamo oggi, per la prima volta, la "Carta" quasi completa di nuovi possibili quesiti referendari dalla quale estrarre il "menu", con le sue diverse "portate", sulla quale confrontarci, contrapporci. Con una sola regola: quella del rispetto comune della Costituzione democratica, del diritto costituzionale degli italiani a disporre di due (e non di una sola) schede: quella "elettorale", certo, ma anche quella "referendaria", di abolizione delle leggi eventualmente non gradite. Senza ricorsi ai carri armati per impedire il voto, o al surrogato di regime, la Corte "anti"Costituzionale.

Se sono d'accordo almeno loro, fra due settimane possiamo iniziare a raccogliere insieme le firme e raggiungerne decine e decine di milioni, visto che da soli ne abbiamo raccolte in cinque anni oltre trenta milioni.

Così' vedremo subito chi "rappresenta il popolo", "i lavoratori", sul finanziamento pubblico di partiti, sindacati, patronati e su tutte le forme di lavoro, di pensioni, di sanità, di sindacati e di partiti. Così verificheremo se l'Italia è quella loro, dei Maurizio Costanzo e dei Minà, dei Gad Lerner e dei Bruno Vespa, delle babypensioni e dei "circenses" di San Giovanni; o non piuttosto quella "nostra", di chi ha e avrà avuto l'onore di non comparire mai in oltre un anno nei salottipostribolo del regime, mai accanto al Maurizio P2 e nei luoghi del più violento e farsesco regime antidemocratico e antiliberale, del più intimamente fuorilegge dei regimi italiani di questo secolo.

Noi riconosciamo volentieri, proclamiamo, che i nostri quesiti corrispondono in buona parte ad una trascrizione letterale, fedele, delle richieste e dei giudizi ufficiali della confindustria e delle varie organizzazioni dei "produttori" (e non certo di quelle dei "burocrati"). Ad esigenze, letteralmente vitali, della nostra società, di milioni e milioni di famiglie, di imprese, di giovani. Esigenze di libertà e, appunto, di lavoro. Attendiamo risposta. Anche, ovviamente, dai "produttori" e . dal Polo finora alla scoperta della piazza, e con i referendum nella migliore delle ipotesi, continente sconosciuto".

 
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