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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Gianfranco - 2 maggio 1997
COMUNICATO STAMPA : GRAN BRETAGNA/AMMINISTRATIVE ITALIANE:

GRAN BRETAGNA/AMMINISTRATIVE ITALIANE:

EFFETTI E RISULTATI OPPOSTI. TONY BLAIR VINCE E GOVERNA GRAZIE AL SISTEMA UNINOMINALE SECCO.

LA POLITICA ITALIANA PERDE

GRAZIE ALL'APOLOGIA DELLA QUOTA PROPORZIONALE...

DICHIARAZIONE DI GIANFRANCO DELL'ALBA, DEPUTATO EUROPEO DELLA LISTA PANNELLA-RIFORMATORI.

2 MAGGIO 1997

Se gli inglesi ridono altrettanto non si può dire degli italiani. Le amministrative di domenica scorsa hanno fatto emergere tre dati fondamentali: il mercato delle vacche determinato dal doppio turno, il numero crescente di non partecipanti al voto ed il significativo numero di astensioni sulle schede proporzionali: ovvero si è votato molto più per i candidati sindaci che non per le liste dei partiti.

L'esito delle elezioni inglesi in compenso lascia tutti sorridenti. Prodi si rallegra con Blair, D'Alema si congratula con il leader laburista; per Rifondazione Comunista la vittoria di Blair è un fatto positivo che "apre una nuova fase politica nel Regno Unito ed in Europa". Il Polo, pur non potendo apertamente plaudere alla vittoria laburista, esalta tuttavia la governabilità ed i successi economici garantiti in Gran Bretagna.

Tutti praticamente unanimi negli apprezzamenti senza avere il coraggio di ammettere che se Tony Blair stravince con un programma "centrista", pur avendo in seno al suo partito componenti interne più radicali di Rifondazione Comunista, lo deve esclusivamente al quel sistema elettorale anglosassone che i Club Pannella - Riformatori propongono da anni attraverso il referendum abrogativo della quota proporzionale.

Pur privati del salotto buono di Bruno Vespa (guai a far innamorare l'Italia del sistema anglosassone!), nel teatrino di Santoro dedicato alle elezioni britanniche abbiamo potuto godere di una deliziosa "chicca" di Pierferdinando Casini che suonava più o meno così: "se in Inghilterra hanno raggiunto questi risultati di stabilità politica ed economica, lo dobbiamo ad un paese che ha un bipolarismo compiuto".

Ma Casini è consapevole della abissale differenza tra bipolarismo e bipartitismo e che in Inghilterra esistono tre e non trenta formazioni politiche?

 
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