Conferenza Movimento club Pannella |
Vernaglione Piero
- 2 maggio 1997
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Non me la sento di "fare mio" Tony Blair. Infatti, se è vero che ha liberato il Labour Party della vecchia zavorra anticapitalista, sindacatocratica e statalista (altrimenti non avrebbe vinto), è anche vero che le proposte "in positivo" sono molto ambigue e vaghe. Il messaggio di Blair ha teso più ad evocare suggestioni che non a indicare con rigore le fonti di reperimento delle risorse necessarie per gli interventi in campo sociale. Il manifesto programmatico mi dava l'idea di un gigantesco soufflé dal sapore indefinito. E, sul piano economico, le poche proposte concrete fanno intravedere sempre vecchi riflessi "socialistoidi", come il prelievo di 4 miliardi di sterline dalle imprese di pubblica utilità privatizzate per finanziare 250000 posti di lavoro pubblici. E le privatizzazioni programmate dai conservatori (trasporto aereo, sistema pensionistico) non verranno realizzate. Se avessi dovuto votare, mi sarei astenuto. Infatti, i Tories, che continuo a preferire in materia di economia, sono come sempre in |
digeribili per quanto riguarda le tematiche di costume e i valori civili, e il terzo partito, i Liberaldemocratici, hanno scavalcato a sinistra il Labour proponendo aumenti di imposta volti a finanziare un'espansione della spesa pubblica nei settori della sanità e dell'istruzione. |
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