Interessante la tesi di David, soprattutto la parte sulla preistoria. A caso, dal capitolo su Il Mondo, l'editoriale dell'ultimo numero:
"...Domina soprattutto, in Italia, la presenza di un potere radicato e penetrante, di un governo segreto, morbido e sacerdotale, che conquista amici ed avversari e tende a snervare ogni iniziativa e ogni resistenza. Abbiamo sempre sostenuto il dovere delle minoranze, dei partiti di rompere questo clima, di opporsi, di criticare. Perfino un partito politico, il Partito Radicale, fu fondato su questo impegno. Per anni abbiamo sollecitato socialisti e repubblicani, liberali autentici e indipendenti, a costruire alleanze democratiche, fronti laici, terze forze...abbiamo denunziato, nel nostro giornale e nei nostri convegni, l'invadenza clericale...abbiamo deplorato con ostinazione la chiusura irrimediabile del mondo comunista alle sollecitazioni della libertà...la cultura politica che negli anni della Resistenza aveva dato grandi esempi di intransigenza morale e di vigore intellettuale sembra prostrata in gran parte davanti ai nuovi potenti e ai nuovi sortilegi e cerca conforto nei surrogati della sociologia e n
el dialogo esistenziale tra mistici e materialisti. Un linguaggio disossato, enigmatico invade giornali, convegni, riviste e comizi. Questo clima, questo linguaggio non son stati mai nostri...Se oggi consideriamo conclusa la nostra giornata non è per rassegnazione e nemmeno perchè sentiamo che il nostro compito è esaurito."
Mario Pannunzio, Il Mondo n.890, 8 marzo 1966