Bruxelles, 5 maggio 1997
Dichiarazione di Gianfranco Dell'Alba, deputato europeo della Lista PannellaRiformatori:
"Il giorno stesso in cui la Commissione europea ha approvato il Progetto di BRS n 1/97 per rispondere concretamente alle richieste formulate proprio dal Parlamento europeo per una riorganizzazione dei servizi della Commissione in grado di colmare le deficienze riscontrate in materia di salute alimentare dei consumatori, su carta intestata della Commissione dei Bilanci il Presidente Samland e il Relatore generale Brinkhorst, con raro tempismo e naturalmente in assenza di qualsiasi riunione formale o informale della Commissione stessa o di suoi membri, hanno emesso un comunicato nel quale 'affondano' puramente e semplicemente la riforma prospettata.
Il BRS prevede infatti la creazione di un centinaio di nuovi posti di veterinari, specialisti fitosanitari, ricercatori ecc.. che i due autorevoli colleghi pensano possano essere tranquillamente reperiti tra i 963 posti vacanti nelle varie Direzioni generali.
A parte il fatto che la ristrutturazione della DG XXIV ha già comportato il 'dranaggio' di oltre 15O posti interni, a quanto mi consta questi posti risultano già ripartiti in 10 autisti, cuochi ecc., 262 C (courrier, distribuzione segretariato ecc.), 316 B (assistenti), 81 traduttori e 196 A di cui 83 riservati a svedesi, finlandesi ed austriaci anche in base alle priorità definite dal programma di lavoro della Commissione che il Parlamento ha approvato nel dicembre scorso!!
Nonostante l'incongruità di affidare i controlli a cuochi e traduttori, pochi minuti dopo la decisione della Commissione esecutiva in merito, senza che i membri della Commissione Bilanci abbiano persino ricevuto il BRS in oggetto e trascurando ovviamente il dettaglio che una commissione temporanea ad hoc sull'argomento sia stata appena costituita dal Parlamento, il Presidente ed il Relatore, esprimendosi in quanto tali, hanno già deciso che 'questo BRS non s'ha da fare'.
Personalmente trovo inammissibili tali dichiarazioni sia dal punto di vista formale che intendo stigmatizzare, sia dal punto di vista sostanziale: il P.E. ha minacciato di ricorrere ad una mozione di censura alla Commissione se entro novembre essa non opererà nella direzione auspicata dalla Commissione d'inchiesta sulla BSE. Ora, se il PE stesso a bloccare per primo la traduzione operativa degli impegni richiesti la situazione, da drammatica, diventa farsesca..."
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