Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 18 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Segreteria Rinascimento - 7 maggio 1997
MILIO: "A GIARDINI DI NAXOS SI STA VERIFICANDO UN VERO E PROPRIO ATTENTATO ALLA DEMOCRAZIA."
Roma, 7 maggio 1997

Il Senatore Piero Milio (Lista Pannella) denuncia in un'interrogazione parlamentare la gravissima situazione che si è venuta a creare a Giardini di Naxos, ed interroga il Governo per sapere quali iniziative ispettive intenda adottare al fine di riscontrare la imparzialità e la legittimità dell'operato degli organi giudiziari e giurisdizionali nelle irrisolte vicende che riguardano il Comune di Giardini di Naxos, i suoi amministratori e la gestione dell'attività amministrativa; lo stato dei procedimenti penali a carico di tali amministratori e di quelli sollecitati dalle loro denuncie e del Sindaco in particolare.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, AL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA, AL MINISTRO DEGLI INTERNI E PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Premesso che:

il Sindaco di Giardini di Naxos, eletto circa tre anni or sono, nel corso del suo mandato ha subito una decina di 'avvertimenti' di natura criminale consistiti in recapito di proiettili, di animali uccisi nonché danneggiamenti vari alla propria autovettura culminati nel rogo della stessa;

malgrado le immediate e circostanziate denunce all'A.G. le indagini non hanno sortito alcuna positiva conclusione e gli autori sono rimasti sempre ignoti;

malgrado gli sforzi l'Amministrazione in carica non ha potuto evitare di dichiarare lo stato di dissesto dell'Ente a causa dei debiti accumulatisi nelle precedenti gestioni amministrative;

come appare dagli atti di amministrazione del Comune, la Giunta in carica ha tentato di ristabilire nella cittadina ionica ordine e legalità con corretta, trasparente e non partigiana amministrazione, ad arginare concretamente il 'disordine' ediliziourbanistico che, direttamente o indirettamente (sarà l'A.G. a stabilirlo) ha provocato anche scontri tra bande e diversi omicidi, provvedendo ad un maggiore controllo del territorio, al ripristino ed al recupero del comparto ediliziourbanistico con l'annullamento di concessioni edilizie illegittime ed alla acquisizione di immobili al patrimonio comunale;

nel maggio 1995 il Sindaco, Salvatore Antonio Falanga è stato incarcerato, pare, per fatti che egli stesso ben quindici mesi prima aveva portato a conoscenza con lettere riservate al sig. Prefetto di Messina ed al sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Messina, nonché capo del pool 'Mani Pulite', dott. Angelo Giorgianni;

con ordinanza del 30 aprile 1997 il GIP presso il Tribunale di Messina nell'ambito del proc. pen. N.154/97 R.G.N.R. su conforme richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, ha disposto nei confronti dei componenti della Giunta comunale la "misura interdittiva della sospensione dell'esercizio del pubblico ufficio degli stessi ricoperto in seno al Comune di Giardini di Naxos per la durata di mesi due", "graziando" il Sindaco solo per divieto di legge ex art.289, n.3 c.p.p. e così paralizzando anche l'attività amministrativa ordinaria del suddetto Comune;

nella ordinanza de qua si colgono, tra l'altro, motivazioni che appaiono attenere più alla materia amministrativa e politica che non a quella penale presupposto della misura interdittiva come la medesima ordinanza finisce con l'affermare allorché riconosce la difficoltà di delimitare la sfera di autonomia politica su cui non può interferire l'attività giudiziaria, tuttavia taluni comportamenti del Sindaco Falanga e della sua Giunta trovano una giustificazione solo apparente nelle delibere approvate, la cui motivazione sembra una mera copertura delle varie ragioni;

dall'esame complessivo degli atti si può pervenire alla conclusione che il licenziamento del Tamà e gli altri provvedimenti riconducibili a 'reiterare inadempienze ed inosservanza di direttive impartite dall'Amministrazione Comunale e assenze arbitrarie dal lavoro', in realtà affondino le loro radici in sentimenti di vendetta e di ritorsione politica;

tale ordinanza recepisce in toto la richiesta del PM di applicazione della misura, tra l'altro, così motivata: "che il comportamento del Sindaco denota una notevole propensione all'arroganza ed alla prevaricazione come è dato desumere dalla pendenza di altro procedimento indicato nella informativa della P.G ";

che ciò ha determinato un generale stato di disagio fra quasi tutti i dipendenti comunali facilmente avvertibile nelle note del sindacato maggioritario dei Vigili Urbani sceso in campo a protezione dell'iscritto Tamà Mario unitamente ad altre organizzazioni;

che ad aggravare la situazione sopra descritta sono intervenute minacce avanzate sulla stampa con interviste nelle quali viene prospettata l'adozione di ulteriori provvedimenti disciplinari sia a carico del Tamà, nei confronti del quale era stato nel frattempo revocato, in autotutela, il provvedimento di cui al capo 'A', che a carico di altri dipendenti, col conclamato pretesto di amministrare il Comune non più 'alla vecchia maniera ma in maniera nuova, dove alla base del discorso amministrativo ci sia una questione di moralità e di onestà';

che tale situazione, divenuta ormai di dominio pubblico per la risonanza giornalistica che ha provocato, è giunta ad un punto irreversibile e può deteriorarsi ulteriormente rendendo non solo ingovernabile il Comune, ma creando i presupposti di scomposte reazioni dagli imprevedibili esiti;

che, nel tutt'altro che ipotizzabile caso di un nuovo licenziamento del Tamà il clima delle relazioni umane, già compromesso, dagli indignati rilievi avanzati al CO.RE.CO. contro la prima delibera di licenziamento del Tamà ad opera dell'intero consiglio comunale all'unanimità, potrebbe diventare, all'interno della struttura comunale, assolutamente invivibile;

evidenziato che sussistono concreti pericoli di reiterazione dei comportamenti delittuosi agevolmente desumibili dall'accanimento con cui il Sindaco, spalleggiato dalla Giunta, adotta le proprie determinazioni persecutorie nei confronti dei dipendenti a lui non graditi, senza tenere in alcun conto l'isolamento politico dimostrato dalla succitata delibera consiliare;

"che occorre procedere ad ulteriori indagini per appurare gli scopi che l'attuale vertice comunale di Giardini di Naxos si prefigge di raggiungere con il rafforzamento del proprio potere, perseguito anche sul piano personale e con evidente ricorso a sistemi di natura innegabilmente terroristica;

che la gravità della situazione comporta nell'immediato notevoli pericoli di turbamento all'ordine pubblico, che impongono l'adozione urgente di adeguate misure preventive";

Per sapere:

valutate le motivazioni che appaiono inquietanti ed abnormi poste alla base della richiesta e della ordinanza interdittiva che ha colpito un Organo amministrativo chiamato democraticamente a svolgere un munus pubblico, che nulla hanno a che vedere con un provvedimento che, invece, dovrebbe sanzionare comportamenti e condotte preventivamente accertate come illeciti;

che nei richiamati provvedimenti giudiziari si fa solo riferimento a comportamenti presuntamente illegittimi: mentre essi stessi appaiono come invasioni, peraltro palesi ed espliciti, che potrebbero essere interpretate come interferenze in ambiti preclusi alla valutazione dell'A.G., laddove si parla di "disagio avvertibile nelle note del sindacato maggioritario dei Vigili Urbani", del "accanimento del Sindaco spalleggiato dalla Giunta senza tenere in alcun conto l'isolamento politico dimostrato dalla succitata delibera consiliare", o di paventati "pericoli di turbamento dell'ordine pubblico che impongono l'adozione urgente di adeguate misure preventive";

quali iniziative ispettive intendono adottare al fine di riscontrare: la imparzialità e la legittimità dell'operato degli organi giudiziari e giurisdizionali nelle irrisolte vicende che riguardano il Comune di Giardini Naxos, i suoi amministratori e la gestione dell'attività amministrativa; lo stato dei procedimenti penali a carico di essi amministratori e di quelli sollecitati dalle loro denuncie e del Sindaco in particolare;

se non ritengano il provvedimento di sospensione adottato un vero e proprio "attentato" alla democrazia.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail