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Conferenza Movimento club Pannella
Manfredi Giulio - 8 maggio 1997
Segnalo intervista all'0ex giudice della Consulta Enzo Cheli sul "Sole24ore" di ieri:
"(Domanda) Negli ultimi anni la Corte ha accentuato il suo ruolo politico entrando sempre più spesso nel vivo dei conflitti tra poteri dello Stato, o facendo riferimento a criteri "politici", come la ragionevolezza di certe scelte legislative. Questo è fisiologico o è frutto di un'esorbitanza della Corte dai suoi compiti?

(Risposta) Drei che è fisiologico, e che dipende dalle particolari connotazioni del sistema politico italiano, soprattuttonegli ultimi 20 anni: la lentezza dei processi decisionali e l'eccesso di mediazione in conseguenza della frammentazione del sistema politico hanno determinato un'espansione del ruolo attivo di tutti gli organi di garanzia, si tratti della Corte, del Capo dello Stato, o della magistratura. Piuttosto, c'è un'altra proposta nella bozza-Boato che mi preoccupa, perchè davvero rischia di accentuare la politicizzazione della Corte.

Qual è?

Quella che consente alle minoranze parlamentari di impugnare direttamente ,davanti alla Corte, una legge appena approvata. E'una proposta che mipreoccupa motissimo perchè presenta più rischi che vantaggi, in quanto determina un radicale spostamento delle funzioni della Corte dal terreno giruisdizionale a quello politico, con il pericolo concreto di una sua delegittimazione. Pericolo emerso in modo evidente in occasione dei referendum. Questa strada porterebbela Corte nel cuore del conflitto politoc, e perciò va evitata in un sistema caratterizzato dal livello di conflittualità e disomogeneità qual è quelo italiano..."

Un povero ragioniere di Cuneo non può seguire il ragionamento dell'insigne giurista Cheli; al povero ragioniere pare che prima l'insigne giurista legittimi i continui straripamenti "politici" della Consulta, del Capo dello Stato e della magistratura; poi l'insigne giurista se ne preoccupa... Al povero ragioniere l'insigne giurista sembra un insigne Azzecca-Garbugli!

 
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