("Corriere della Sera" dell'11 maggio 1997)

"Firenze - Un <> è stato costituito ieri a Firenze su iniziativa di Vincenzo Donvito, consigliere generale dei Club Pannella e segretario toscano dei Riformatori, e di altri esponenti radicali fiorentini. <>. Queste le parole d'ordine del Comitato, che definisce quella di piazza San Marco una <>. Il Comitato, spiega Donvito, <>. Un comunicato di solidarietà al comando è stato firmato anche dai <>.".

Vincenzo, che hai fatto? Capisco che la frustrazione derivante dal contesto in cui te, io, gli altri militanti dei Club viviamo sia tanta, ma lasciarsi prendere dal "fare per fare" (Cappato, che ha studiato, dice "l'operatività") e fare una stronzata come quella del Comitato per Buson, uno come te che ha decenni di esperienza politica alle spalle; e trascinarci dentro l'intero Movimento (immagino la contentezza del giornalista del Corsera nell'equipararci ai <>...). Mi dispiace, ma nell'azione degli otto poveracci di Venezia non vedo alcuna <> ma tanta coglionaggine incivile...Siamo dunque arrivati a questo punto: che chiunque, per qualunque causa, grida e agisce contro lo Stato, quello è nostro alleato e <>? Se il principe Junio Valerio Borghese avesse tentato oggi il suo golpe da operetta, costituiresti un "Comitato per Borghese libero"? e perchè no per "Freda e Vetura liberi"? Meno male che tra un mese c'è il Congresso di scioglimento dei Club; sarà un momento

prezioso di riflessione anche su questi temi e permetterà poi dopo a tutti di andare avanti senza più sigle ormai logore.

Per intanto, per chi vuole "fare" ci sono i referendum del 15 giugno da difendere e promuovere (lo so, Vincenzo, su questo fronte stai facendo certamente più di me; perchè hai voluto stra-fare e dis-fare?).