"PER L'EUROPA NE' SCONTI NE' SOVRAPPREZZI"Roma, 13 maggio 1997
Piero Fassino, sottosegretario agli Esteri, a Radio Radicale:
Domanda: Nerio Nesi di Rifondazione, anche in relazione alle 'raccomandazioni' della Commissione Europea è tornato a criticare i Commissari italiani.
Risposta: "I Commissari italiani non sono lì a rappresentare il Governo italiano e nemmeno a rappresentare, in senso stretto, il proprio paese. La Commissione non è una struttura intergovernativa ma comunitaria. I Commissari mantengono una autonomia di valutazione, di giudizio. Detto questo i Commissari Monti e Bonino in queste settimane si sono battuti con efficacia per valorizzare la politica di risanamento e di convergenza che l'Italia sta facendo. Le critiche sono ingenerose e non corrispondono a un comportamento che invece il Governo giudica assolutamente corretto.
Per quanto riguarda le "raccomandazioni" sono adempimenti che la Commissione periodicamente espleta e che in generale sono la rappresentazione dello stato di fatto di una certa situazione. Lo dico perché spesso leggo titoli "bocciatura", "richiamo", sono tutte parole che non c'entrano niente. Sono adempimenti che la Commissione ha sempre preso anche quando i giornali non se ne occupavano e non se ne accorgevano. La posizione del Governo è molto chiara. Abbiamo un obiettivo: realizzare le condizioni per garantire che l'Italia partecipi al decollo della moneta unica il primo gennaio 1999. Noi lavoriamo per questo obiettivo. D'altra parte il confronto sullo stato sociale è finalizzato a questo obiettivo. La linea nostra è precisa, non chiediamo sconti così come non accettiamo sovrapprezzi. Si sono stabiliti 5 parametri. Nella primavera del '98 si valuteranno e tutti insieme decideremo. Chi li ha rispettati e chi no. Tutto il resto è dibattito che rischia di essere caricaturale".