Dopo dieci anni lasciare il movimento e' stata una scelta dura (sarebbe eccentrico da partemia al momento mettersi a distinguere PR e MCPR).
Per questo chiedo ai conferenzieri disponibili (ovvero coloro che considerano questa
conferenza un momento di riflessione) delle risposte (come se vi incontrassi a un tavolo):
1) Perche' si e' perso qualsiasi confine tra movimento e partito radicale? Cio' e' corretto e
accettabile?
2) Il continuo porre ultimatum non mantenuti e spesso falsi cosa significa? Non e' forse
causa di perdita di credibilita'? Non esprime quasi una disperante impotenza?
3) Perche' le ultime campagne referendiarie ci vedono cosi' isolati? Perche' il sostegno del
polo va e viene, in cosa sbagliamo?
4) Perche' il Movimento non riesce piu' ad aggregare, coinvolgere, staccare pezzi del
regime per contrapporli al resto?
5) E' possibile che il paese rifiuti, rigetti le proposte del movimento, che non ci sia
effettivamente e concretamente spazio per il movimento per come e' e opera oggi?
6) E' possibile che il problema sia rappresentato dall'unione di leadership e cariche
statutarie: con stasi del dibattito interno, rigetto da parte delle altre forze politiche?
Grazie anticipatamente a chi vorra perdere qualche minuto per darmi qualche
chiarimento, e le mie scuse per chi trovera' tale messaggio fuori posto.
remo appignanesi