Roma, 15 maggio 1997
Dichiarazione di Benedetto della Vedova, responsabile del Comitato Promotore del Referendum per l'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti
"Fra i tanti che, anche oggi, denunciano il "pericolo" del referendum, va segnalato l'intervento del capogruppo di Rifondazione Comunista Oliviero Diliberto, che riconosce come non possa essere l'obbligo di laurea a garantire la libertà e la qualità del giornalismo e dei giornalisti.
Se Diliberto traesse le conseguenze dal proprio discorso dovrebbe analogamente ammettere che i diritti e la deontologia dei giornalisti non possano essere tutelati da un organismo burocratico, a cui la legge assegna di fatto il compito di sequestrare e controllare la libertà di stampa.
Chi ammette che non sono necessariamente le "lauree" a rendere i giornalisti capaci o degni di definirsi tali, dovrebbe ammettere che lo sono ancora meno le "patenti".
Intanto, l'affannosa ricerca con cui, in queste ore, si sta cercando di scongiurare la tenuta del referendum, dimostra che al momento nessuna proposta (neppure le più avanzate) rispondono all'esigenza ed agli obiettivi posti dal referendum."