Roma, 16 maggio 1997
Dichiarazione congiunta rilasciata dai responsabili delle intestate Associazioni Forensi all'Avv. Andrea Falcetta del Comitato Promotore dei Referendum Giustizia:
La sistematica e scientifica censura operata dalla stampa e dalla TV in relazione ai contenuti dei quesiti referendari su cui 48 milioni di elettori dovranno pronunciarsi il prossimo 15 giugno, costituisce un gravissimo ed intollerabile attentato ai diritti civili e politici dei cittadini.
In un momento in cui l'intera Avvocatura italiana si avvia a riprendere il proprio stato di agitazione, per denunziare la cieca arroganza con cui la Magistratura organizzata continua ad opporsi ad ogni ipotesi di riforma strutturale e normativa che possa finalmente trasformare il processo civile e penale in uno strumento di celere ed efficace accertamento della verità, nel rispetto delle inviolabili garanzie della Difesa e del diritto di ciascuno ad una Sentenza entro un tempo ragionevole, l'imminente voto referendario costituisce una occasione di dibattito e di aperto confronto avanti alla pubblica opinione cui, evidentemente, le forze della conservazione intendono assolutamente sottrarsi.
Le maggiori Associazioni forensi, censurate quanto alle proprie istanze di Giustizia nello stesso modo dei Comitati promotori quanto all'iniziativa referendaria, stigmatizzano pertanto il comportamento dei mezzi di informazione e denunziano che in questi giorni si sta assestando, all'insaputa dei cittadini elettori, un altro grave colpo allo Stato di diritto.
Fanno quindi appello al senso di responsabilità dei giornalisti davvero liberi, affinché vogliano scongiurare l'ennesimo silenzio sulle vere implicazioni della 'vertenza Giustizia'.