COMUNICATO STAMPA
IL COSIDDETTO REFERENDUM DELLA LEGA SULL'INDIPENDENZA DALL'ITALIA. PERCHE' OCCORRE ANDARE A VOTARE, E VOTARE NO: DI FRONTE ALL'ILLEGALITA' DELLO STATO CHE CALPESTA COSTITUZIONE E LIBERTA', BISOGNA RICONOSCERE LEGITTIMITA' A TUTTE LE FORME DI DISSENSO.
UN INVITO DI VINCENZO DONVITO.
Firenze, 20 maggio 1997. Vincenzo Donvito, consigliere generale del Movimento dei Club Pannella-Riformatori, ha rilasciato la seguente nota:
Domenica prossima occorre votare il cosiddetto referendum della Lega Nord, e votare NO. Chiamarlo referendum e' decisamente infelice e crea confusione con i veri referendum che si voteranno il prossimo 15 giugno ..... ma la chiarezza, si sa, non e' il forte della Lega. Ma la criminalizzazione dei dissensi e' grave. Lo Stato, e il suo braccio armato Governo con beneplacito e istigazione del Presidente della Repubblica, impedisce di esprimere opinioni se non conformi alla restaurazione nazionalpopolare in atto. Principi costituzionali, accordi internazionali: tutto calpestato con metodi da teatro di terz'ordine come nella repressione degli indipendentisti veneti.
La Lega ha le sue responsabilita', perche' a singhiozzo attinge al seno della partitocrazia, come con il voto favorevole al finanziamento pubblico dei partiti e la frequente finta opposizione in Parlamento. La stessa materia del cosiddetto referendum di domenica prossima e' una non-soluzione ai problemi: la globalizzazione dei mercati, della politica e dei drammi di chi e' solo apparentemente ai margini (Zaire, Albania, ex-Jugoslavia, Algeria, Turchia/curdi, etc...) avrebbe bisogno di un governo democratico eletto dai cittadini, a partire dagli Stati Uniti d'Europa: un governo federale delle regioni. Altroche' nazione veneta, toscana, lombarda, che' aggiungerebbero burocrazia e guerre a discapito del benessere e della liberta' dei cittadini.
Ma la Lega ha diritto ad essere, e a chiedere agli italiani se vogliono continuare ad essere tali. Come ha diritto a rendersi conto di non proporre soluzioni comprese e condivise dalla maggioranza.
La stupida e maschia repressione degli indipendentisti veneti, i divieti di esporre bandiere di San Marco, le bizze dei prefetti toscani alla comparsa dei simboli autonomisti della Toscana sui cartelli per strada, i libretti del "Va Pensiero" e libri regolarmente in vendita sequestrati -insieme ad adesivi della Lega- come materiale sovversivo, sono fatti gravi, espressione di un regime che si sta trasformando in dittatura. E questo avviene dopo la sentenza della Corte Costituzionale sui referendum che ha impedito il diritto al voto referendario richiesto da 12 milioni di elettori, e mentre la campagna per il voto del 15 giugno sui referendum superstiti e' espulsa dai mezzi di informazione pubblica per favorire la non-partecipazione al voto.
RIBELLARSI E' GIUSTO E DOVEROSO. BISOGNA FAR MANCARE LA TERRA SOTTO I PIEDI DI ARGILLA DELLO STATO DELLA ILLEGALITA'. E tutte le forme di ribellione devono avere legittimita', con lo sprone dei cittadini.
Per questo invito tutti ad andare a votare domenica prossima, e a votare NO.