la Bernardini ha ragione quando sottolinea il livello della mancanza d'informazione, e quando fa intendere anche che non saranno i manifesti a far votare i cittadini. A maggior ragione quando i comuni su cui abbiamo gli spazi sono 300 (colpe o non colpe, oggi ne prendiamo atto, punto e basta, anche se mi risulta che in questi 300 risieda un 60-70% della popolazione, se non oltre ......).Ma la Rita sbaglia rispondendo alle richieste della Poretti solo con le iniziative nazionali e con una sorta di "arrangiati per il resto".
Un movimento e' tale se muove, altrimenti e' un'Agenzia, un Centro, un Club. E per muovere occorre che ci sia un'iniziativa continua, costante. Certo non tutti sono pagati per fare politica. A parte la direzione, tutti gli altri pagano in diversi modi per concedersi alla politica. Quindi va articolata un'iniziativa che tenga conto di questa realta'. Ma e' illusorio pensare che le fiamme negli animi dei paganti aspettino solo la telefonata di Mariano per rintuzzarsi. I fuochi si spengono se non alimentati in continuazione. E le iniziative non possono essere sciape e con il vago senso dell'inutilita', ma bisogna che siano quelle di un corpo articolato che per muoversi ha bisogno di tutti i suoi componenti, e tutti devono avere questa percezione, cosi' come quando si sono raccolte le firme per i referendum.
Dico cazzate? E allora perche' le mobilitazioni richieste negli ultimi week-end sono state per pochi intimi, e i club costituiti e attivi sono irrisori? Credo che in molti paganti (quindi non sempre attaccati alla radio, ad agora' o ai trafiletti di qualche giornale) sia scattata la percezione dell'inutilita' di cio' che avrebbero potuto fare per contribuire alla politica del Mcp, e quindi hanno preferito esserne solo fruitori passivi.
Nel caso mia ho la percezione che quello che faccio, qualche volta, non sia gradito, semplicemente perche' non richiesto o perche' potrebbe turbare non so quale articolazione strategica. Ma io, pur da pagante, ho scelto di essere a tempo pieno nella logica della politica, e quindi valuto questa percezione come un elemento dialettico nel nostro procedere. E, nello stesso tempo, sono cosciente che non puo' essere cosi' per chi -sempre da pagante- "ruba" il tempo per la politica da altre logiche.
E' evidente che questa situazione si e' accentuata negli ultimi due anni, e che di questo ne siamo tutti coscienti -anche il presidente del movimento- tant'e' che si parla sempe piu' di scioglimento perche' lo strumento Mcp non riesce a produrre cio' per cui si era costituito.
Ma da qui all'eventuale scioglimento c'e' in mezzo il 15 giugno, e non vorrei che la cappa di non-informazione sia talmente condizionante che abbia colpito anche noi, facendoci accentuare l'inutilita' anche di un volantino. Certo, e' meglio rompere sul fronte Tg della Rai e della Mediaset, ma il pagante -che non puo' fare molto per rompere il fronte mediatico nazionale- ha davanti a se' i tabelloni vuoti, i tavoli senza volantini e senza opuscoli, e non ha neanche i soldi per farli, perche' quelli piu' disponibili a cui avrebbe potuto chiederli, sono stati contattati direttamente dalla tesoreria ed hanno inviato i loro contributi alla sede nazionale.
Cosi', per muovere l'acqua dello stagno.