vi posto il testo di un volantino teste' preparato.
E' su due facce. Dietro c'e' l'elenco dei referndum da votare con un SI gigantesco.
(se qualcuno vuole anche un'idea grafica puo' chiederlo allo 055/2302266-290606, oppure lo posso inviare, personalizzato, per fax)
DITTATURA
REFERENDUM
Esagerati? Giudicate voi, questi i fatti:
- gennaio 1996: vengono depositati 20 referendum sottoscritti da quasi 12 milioni di cittadini.
- dicembre 1996: il Parlamento approva una nuova legge sul finanziamento pubblico ai partiti, anche se tre anni prima il 90,3% di elettori l'aveva abrogato con un referendum.
- gennaio 1997: la Corte Costituzionale -contraddicendo sentenze precedentii- impedisce l'espressione del voto su 12 richieste, mentre la Cassazione lo impedisce su due.
- marzo/aprile 1997: il Governo e il Presidente della Repubblica fissano il voto per il 15 giugno, quando molti sono gia' in vacanza e le scuole sono chiuse, con la volonta' di non far raggiungere il quorum del 50% dei partecipanti al voto, sotto il quale la consultazione sarebbe nulla.
- 15 maggio inizia la campagna elettorale, ma gli organi publici d'informazione, violando la legge, tacciono.
- 26 maggio -con 11 giorni di ritardo impunito- hanno inizio le trasmissioni Rai-Tv con tribune alle ore 14 su RaiUno (quando quasi nessuno guarda la Tv) e alle 20 su RaiTre (quando tutti guardano i Tg su altri canali).
- 26 maggio, viene annullata la trasmissione delle 20 pochi minuti prima della messa in onda. Pannella intendeva parteciparvi mascherato da fantasma, per simboleggiare il "fantasma dell'informazione" sui referendum. Chi doveva confrontarsi con lui non ha voluto farlo. Il regolamento prevede che chi rimane in trasmissione abbia diritto al suo tempo con o senza interlocutore. Ma il direttore di RaiTre ha deciso di annullare la trasmissione per chiedere chiarimenti alla Commissione parlamentare di vigilanza.
- 27 maggio la Commissione stabilisce che non si puo' andare mascherati in tv, e che le trasmissioni -per non avere sorprese- debbano essere registrate prima della messa in onda, e non mandate in diretta come prima (come avviene in tutti i Paesi del mondo dove ci sono campagne elettorali in tv)
- 27 maggio, la tribuna referendaria delle ore 14 viene annullata perche' Massimo Bordin, per il comitato promotore dei referendum Giustizia, si e' presentato vestito da fantasma, ma con altrettanto fantasma come interlocutore: nessuno ha richiesto in Tv di difendere le ragioni del No a quei referendum.
Una denuncia per interruzione di pubblico servizio e' stata presentata alla magistratura. Intanto sui mezzi d'informazione dilaga una campagna pubblicitaria pagata dallo Stato dove si invitano i cittadini a sbarrare la casella del 740 in cui si chiede di devolvere il 4 per mille dei propri tributi al finanziamento pubblico dei partiti.
C'e' ancora qualche dubbio se siamo o meno in dittatura?
Rispondiamo con rabbia e determinazione, usando civilta' e nonviolenza
andiamo a votare i referendum del 15 giugno e votiamo SI'