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Conferenza Movimento club Pannella
Segreteria Rinascimento - 29 maggio 1997
REFERENDUM: OGGI ALLE 16:15 CONFERENZA STAMPA PANNELLA

Dichiarazione di Marco Pannella

Roma, 29 Maggio 97

"Contro il nuovo fascismo ormai senza ritegno e con maggioranze da anni Trenta, collaborazionisti da 194445, occorre seriamente passare alle armi e immediatamente scavare un fosso anche di responsabilità civile e - solo perché laici e liberali - non diciamo: "morale". Non accettiamo il diktat dell'ignoranza fascista di qualcuno e del fascismo rosso di altri che ha vietato la diretta televisiva delle Tribune Referendarie non accettiamo che mentre si promuovono alla televisione camicie verdi in attesa delle altre rosse o nere che siano si vieti la simbologia del "fantasma" della democrazia solo perché nello stesso tempo sorridente e radicalmente di denuncia dell'ammucchiata sfascista e fascista dei Poli con relative alette tardocomuniste tardofasciste.

Oggi alle ore 16,15 in una Conferenza Stampa (Sala Stampa di Montecitorio) annunceremo le ragioni e le modalità per le quali e con le quali rifiutiamo quest'ultimo diktat, denunciamo la situazione di totale anticostituzionalità delle istituzioni, dal Parlamento al Presidente della Repubblica alla Corte Costituzionale per proseguire ed aggravare il rilancio del golpismo da colonnelli con il quale in Italia si è riuscito e si tende sempre di più ad impedire al paese l'espressione libera e costituzionale del suo voto e delle sue opinioni, quando questo voto assume le caratteristiche decretate dalla Costituzione come dirittodovere del popolo sovrano nei confronti di leggi che ritenga negative.

Noi possiamo anche dare per scontato che grandi e piccole testate della stampa, degli editori di regime e dei giornalisti dell'Ordine dei giornalisti continueranno ad essere assenti, come sono simbolicamente e praticamente assenti i Norberto Bobbio e gli Umberto Eco dinanzi alle concrete lotte di diritti e libertà che mettono in causa il loro regime ma - come scriveva, ammoniva e forse prevedeva Sciascia - pur essendo dubbio che il futuro italiano consentirà memoria continueremo a parlare almeno a futura memoria".

 
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