Roma, 5 giugno 1997
COMUNICATO DEI COMITATI PROMOTORI DEI REFERENDUM:
La decisione della Camera dei Deputati di proseguire nei suoi lavori nella settimana che precede la consultazione referendaria del 15 giugno č scandalosa e gravissima. Modificando una prassi condivisa, i Capigruppo hanno scelto, con iattanza, di ignorare i referendum che interesseranno 48 milioni di elettori, se si considera che solo poche settimane fa, in occasione delle amministrative del 27 aprile che hanno riguardato 5 milioni di elettori, le camere avevano deciso una sospensione dei lavori, emerge in modo eclatante la scelta deliberata di marginalizzare l'appuntamento di domenica prossima. Violante e i rappresentanti dei partiti portano un nuovo duro colpo all'istituto democratico e popolare del referendum previsto dalla costituzione che, solo a parole, fingono di difendere.
La decisione del governo di far svolgere i referendum in piena estate, le inadempienze del servizio pubblico radiotelevisivo, le scelte della Corte Costituzionale del gennaio scorso, configurano, complessivamente, un vero attentato ai diritti civili e politici dei cittadini il cui voto referendario č negato, contiamo, nelle prossime ore in un ripensamento del Presidente della Camera e dei Capigruppo.