REFERENDUM:50 PARLAMENTARI A VIOLANTE E MANCINO "PIU' INFORMAZIONE"
Oltre 50 parlamentari di tutti i gruppi politici hanno rivolto un appello ai Presidenti delle Camere perché intervengano in difesa del diritto all'informazione dei cittadini, e, quindi, per garantire il corretto svolgimento della competizione referendaria.
Nell'appello, che denuncia "l'incalzante e sempre più irreparabile sistema di inadempienze del servizio pubblico" e il manifesto ostracismo dei grandi gruppi privati, si ricorda come a meno di 10 giorni dal voto i sondaggi testimoniassero della pressochè assoluta disinformazione dei cittadini. Nel testo dell'appello si legge, fra l'altro, che "la concessionaria televisiva pubblica, e ancor peggio quelle private, hanno mancato di ottemperare agli obblighi giuridici, oltre che deontologici previsti dalla legge di disciplina del sistema radiotelevisivo, laddove si indicano i principi fondamentali del pluralismo, obiettività, completezza e imparzialità dell'informazione".
Su questa base, i parlamentari firmatari, rivolgendosi ai Presidenti delle Camere, ne richiedono l'intervento per porre termine alla "lunga, torbida e dolorosa vicenda" che già portò , nella precedente legislatura, 502 parlamentari a denunciare un grave e sistematico attentato ai diritti civili e politici del cittadino.
Fra i firmatari dell'appello vi sono Alfredo Biondi, Furio Colombo, Franco Frattini, Marco Boato, Giulio Savelli, Maurizio Gasparri, Elio Veltri, Lucio Colletti, Alfonso Pecoraro Scanio, Diego Masi, Francesca Scopelliti.