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Conferenza Movimento club Pannella
Schiavi Giandomenico - 10 giugno 1997
Grippo avrai senz'altro capito che Pannella e i suoi, e tu con loro, forse a causa di distorsioni dell'immagine, hanno rapprentato l'opposizione ad un regime criminale ed assassino. Se era una distorsione dell'immagine non è stata certamente contrastata, e quindi accettata come l'immagine di se stessi. I rappresentanti di questa storia oggi si preoccupano innanzitutto di salvare l'istituto del referendum di una costituzione che non hamai funzionato e non funzionerà mai, indipendentemente dal fatto che verrà o meno cambiata. E gli argomenti di questa difesa sono i temi dei 6 referendum. Cose buone, anzi buonissime. Se poi ben difese dopo un voto vittorioso, saranno in grado di migliorare il regime, e renderlo più inattaccabile nelle sue caratteristiche fondamentali. E' quello che dicono sempre a Pannella, le cose importanti sono altre. Che cosa è importante però per te Antonio? Salvare il referendum per poter continuare a stare a galla, affermando la verità che si è sopravvissuti a Scalfari ed a Craxi?
Per me è più importante non dimenticare di aver vissuto sulla mia pelle il regime italiano, per non tradire me e le mie speranze e, forse, gli altri che questo regime hanno subito.

Si vocifera poi, probabilmente a torto, che Pannella abbia una qualche influenza sul Partito Radicale, ma comunque c'è da preoccuparsi. C'è da preoccuparsi se da parte di Pannella non si sente più una parola di critica nei confronti dell'ex iscritto Cesare Salvi, nonostante il suo ruolo di principe della menzogna nella politica italiana. C'è da preoccuparsi per le dolci carezze della Melandri, perché evidentemente Pannella sta avendo successo.

Chiedo di poter votare il 15 giugno per dire se in Italia c'è stato o no un regime, e non se mi interessa ancora giocare con questo referendum.

Dalla mezzanotte di oggi perciò sarò in digiuno. Il giorno 15 non andrò a votare se ci sarà ancora la certezza che facciate merda del voto di chi vuol difendere il diritto dei proprietari di fondi agricoli e sangue del voto di chi, equivocando, andrà a votare per affermare che il regime c'è e c'era. Mi troverò un angolino in Piazza del Quirinale, con le mie speranze, tra i turisti, e, probilmente(?), nel vuoto che vorrete lasciare.

Probabilmente lo chiedo a te, innanzitutto, Antonio.

 
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