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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 10 giugno 1997
REFERENDUM IN TOSCANA

COMUNICATO STAMPA

VOTO REFERENDARIO: LE PASSIONI DEL SEGRETARIO DEL PDS TOSCANO, L'ARROGANZA DEL POTERE E IL TERRORE DEL VOTO LIBERO.

IL 15 GIUGNO SI VOTA PER IL DIRITTO AL VOTO REFERENDARIO, COSI' COME SANCITO DALLA COSTITUZIONE.

UN INVITO AD UN CONFRONTO PUBBLICO.

Firenze, 10 giugno 1997. Vincenzo Donvito, consigliere generale dei Club Pannella-Riformatori, promotori di sei dei sette referendum che si voteranno domenica prossima, dopo le dichiarazioni del segretario toscano del Pds, ha rilasciato la seguente nota:

L'ipocrisia e lo sfascismo di Agostino Fragai sono l'immagine dell'arroganza del potere. Il segretario del Pds ricorda agli iscritti al suo partito che sono cittadini liberi di andare o meno a votare il 15 giugno. Mi viene spontanea una domanda: perche' non dovrebbero essere liberi, esiste un vincolo statutario che gli impedisce di esserlo? In un partito a tradizione e prassi autoritaria e arrogante, questo ricordo della liberta' vuol dire ben altro: non andate a votare! Dopo l'esplicito articolo di domenica scorsa in prima pagina nazionale de l'Unita', dove il trasparente Cazzola ha invitato a non andare a votare, la posizione di Fragai e' conseguenziale, cosi' come lo sono gli ordini che stanno gia' partendo per le varie sezioni di partito.

Il potere, e i partiti che lo tengono saldamente in mano, hanno paura del voto libero, cosi' come e' libero quello referendario. Ogni volta che gli italiani si sono espressi con il referendum, hanno sempre scelto in modo non partitocratico, disturbando il manovratore di turno. E questa volta il manovratore e' il Pds: quindi niente SI' o NO sui quesiti, ma silenzio, rotto solo per il timore che il militante medio -abituato sempre ad andare a votare- non commettesse l'errore di seguire il suo istinto.

E sempre lo spassionato Fragai ci ricorda che, se proprio i pdiessini vogliono andare a votare, indica cinque SI' e due NO. Letteralmente: una faccia di culo! Nella perfetta tradizione togliattiana del negare l'evidenza e di dire sempre il contrario di cio' che in realta' si fa. Che il lupo non avesse perso il pelo, lo sapevo. Ma il problema e' che questo lupo e' al governo del Paese, e niente -se non una vittoria dei referendum- gli puo' impedire di fare leggi con questa logica, cosi' come hanno fatto con la legge sulla cosiddetta tutela della privacy, e come si apprestano a fare con lo scempio della Bicamerale.

Invito il segretario regionale del Pds ad un confronto pubblico sull'argomento, con il conforto dei mezzi d'informazione.

 
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