questa conferenza non serve ad avere chiarimenti.Con un eccesso di ottimismo ripropongo alcune domande (che vi invito a considerare come quelle di un possibile passante a un tavolo):
1) Perche' si e' perso qualsiasi confine tra movimento e partito radicale? Cio' e' corretto e accettabile?
2) Il continuo porre ultimatum non mantenuti e spesso falsi cosa significa? Non esprime impotenza?
3) Perche' investire in referendum per i quali non si raccoglieranno firme sacrificando per i moduli l'attuale campagna (errore gia' commesso un anno fa' che ci e' costato la perdita per pochi voti di referendum per i quali avevamo invitato i cittadini a firmare e a finanziare)?
3) Perche' le ultime campagne referendiarie vi vedono cosi' isolati? Perche' il Movimento non riesce piu' ad aggregare, coinvolgere, staccare pezzi del regime per contrapporli al resto (ad es. Legge sulla fame del mondo a prima firma Piccoli, Referendum sulla giustizia socialisti, referendum elettorali Segni, ecc.)?
Questo movimento non ha la massa critica per vincere, ma ha saputo farsi nucleo di cristallizzazione: oggi no.
Qualunque discorso circa la 'cattiveria' degli altri non puo' essere che un alibi: non si scelgono realta' e interlocutori, sono dati di fatto con cui confrontarsi (come il chiaro pragmatismo di rita sul fantasma messo sul tavolino pur di andare in TV).
Ultima domanda:
siamo qui per ottenere qualcosa o per dimostrare quanto sono cattivi e violenti gli altri?
Grazie anticipatamente a chi vorra perdere qualche minuto per darmi qualche chiarimento.
Remo Appignanesi