Roma, 11 giugno '97

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, coordinatore comitato promotore referendum golden share.

In "zona cesarini", il presidente della Confindustria si è apertamente schierato per l'abolizione della golden share e, dunque, per il SI nel referendum di domenica prossima. Si riconosce così, speriamo non troppo tardi, il valore liberale e liberista, antistatalista e in favore del mercato, della proposta di abolire il meccanismo con il quale i partiti italiani intendono continuare a gestire anche le aziende privatizzate.

Il Sole24ore, che fino ad oggi ha scientificamente ignorato questa possibilità di vera riforma di mercato, se ne accorgerà?

Questo annuncio, però, rischia di essere solamente un tentativo di guadagnarsi buona coscienza a buon mercato se non sarà seguito nelle prossime ore da una convinta ed autorevole mobilitazione dello stato maggiore di Confindustria in favore del voto referendario del 15 giugno e, soprattutto, del raggiungimento del quorum necessario alla validità della consultazione.

Se si raggiungerà il 50+1%, infatti, siamo sicuri che gli elettori cancelleranno la golden share all'italiana (enormemente più invasiva delle altre) tagliando le unghie al potere prepotente dei partiti nell'economia.