PANNELLA: PRESSIONI E IPOTECA "BULGARI" NELLE "REGIONI ROSSE" E NEL PROFONDO SUD DI POTERE E MAFIOSO. INTERVERREMO A DIFESA DEL VOTO
"Il parastato amministrativo, sindacale, cooperativo, di regime e di partito che da cinquantanni domina le istituzioni e la società civile delle Regioni "rosse", in particolare EmiliaRomagna, Toscana, Umbria, è mobilitato da giorni per dissuadere i cittadini dal partecipare domenica alle votazioni sui referendum. Si cerca con tutta evidenza di replicare il controllo sociale che già portò ad un voto "bulgaro" di quelle Regioni sul primo referendum sul finanziamento pubblico dei Partiti, che salvò la truffa partitocratica in Italia, in quella e altre occasioni. Quel referendum sarebbe stato vincente senza la mobilitazione di regime ed il suo controllo sociale, come le cifre eloquentemente dimostrarono.
Si avrà letteralmente timore di recarsi nei seggi. Rivolgiamo un appello a tutte le forze ed a tutti i cittadini democratici, liberali, perché si compia finalmente la rivolta civile contro l'imposizione conservatrice e autoritaria, contro il conformismo e la corruzione degli ideali in meri strumenti di imposizioni del potere.
Invitiamo, quindi, con particolare determinazione, gli elettori delle Regioni "rosse" a esercitare il loro diritto referendario e civile, riconquistando così piena libertà non solamente come elettori, ma anche come cittadini democratici nei confronti delle proprie organizzazioni politiche, sindacali, cooperative, culturali.
Stiamo comunque costituendo comitati di cittadini che documentino sia le pressioni già in corso di esercizio, sia quelle delle prossime ore.
C'è poi alleati dei "bulgari" il problema del "profondo sud" e dei poteri di regime di mafie. Sempre in questi casi convergenti".