COMUNICATO STAMPA
IL COMUNE DI FIRENZE CONFERMA LA SUA ILLEGALITA' PER BOCCA DEL CAPO DI GABINETTO E DEL COMANDANTE DEI VIGILI URBANI.
CON L'ARROGANZA DEL POTERE, IMPEDIRE LA CAMPAGNA REFERENDARIA PER LORO E' LECITO, FACENDO STRAGE DI NORME E REGOLAMENTI.
ORA IL TESTIMONE PASSA AI GIUDICI.
Firenze, 13 Giugno 1997. Il Comune di Firenze nei giorni scorsi aveva fatto defiggere i manifesti del Club Pannella-Riformatori, adducendo la loro presunta illegalita' di stampa, di posizione nei tabelloni e di rispetto delle leggi elettorali. Motivazioni prontamente contestate dai promotori dei referendum, perche' palesemente false e non rispettose della legge. Per queste ragioni il Club Pannella aveva chiesto un incontro con il Sindaco, allo scopo di un riconoscimento dell'errore commesso e per accordarsi sul risarcimento d'informazione per gli elettori, anche se a soli due giorni dalla conclusione della campagna referendaria.
L'amministrazione ha convocato i promotori stamane, alla presenza del Capo Gabinetto del Sindaco (Mario Primicerio e' all'estero), del comandante dei Vigili Urbani e di un funzionario dell'Ufficio Defissioni. Vincenzo Donvito e Roberto Rogai, in rappresentanza dei riformatori del Comitato promotore, hanno ribadito l'illegittimita' dell'iniziativa di defissione, oltre all'intento specificamente vessatorio dell'Amministrazione, perche' non ha fatto defiggere manifesti di altri gruppi che propagandavano tutto tranne che il voto del 15 giugno.
Vincenzo Donvito ha cosi' commentato l'incontro:
Ci hanno confermato che l'arroganza del potere e' di casa a Palazzo Vecchio, ed e' del tipo togliattiano: che nega l'evidenza e stravolge le norme. I manifesti con il nostro nome, indirizzo e telefono non sono sufficienti a dire chi siamo e dove siamo, perche' essendoci l'indirizzo di Firenze e i telefoni dei recapiti riformatori in Toscana, non si capisce dove siamo. Incredibile ma vero! Spazi per l'affissione a noi affidati e dove i manifesti sono stati coperti con la vernice? "Non e' vero, non sono coperti con la vernice". Manifesti di altri gruppi che violano le leggi elettorali (come entrambe le parti hanno riconosciuto), preesistenti alla nostra affissione e rimasti in bella mostra dopo la verniciatura dei nostri? "Sono stati attaccati dopo", oppure "proprio in quel momento era finita la vernice" (e' vero, e' vero': hanno detto proprio cosi'). Le amenita' degli interlocutori dell'Amministrazione sono tutte su questi livelli, ed e' chiaro che l'"ordine" partito domenica scorsa dalle pagine del quotidia
no L'Unita' sta dando i suoi effetti indiretti: boicottare i referendum con ogni strumento, e chi amministra ha i suoi mezzi.
A questo punto, la denuncia presentata ieri fara' il suo corso, e chiederemo un risarcimento danni che non potra' purtroppo essere a beneficio dell'informazione sul voto del 15 giugno, ma che sicuramente utilizzeremo per far conoscere ai cittadini da chi e come sono amministrati."