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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 14 giugno 1997
INCENTIVI AUTO: CLUB PANNELLA, LA FALSA CORNUCOPIA DELL'ULIVO

Roma, 14 giugno '97

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, segretario nazionale dei Club Pannella Riformatori.

L'Ulivo, anche quello non benedetto, fa miracoli. Come commentare altrimenti l'unanimismo trionfale con cui la stampa italiana annuncia al volgo che gli incentivi statali all'acquisto delle automobili si rivelano, in realtà, un affare per l'erario e per il contribuente?

Senza battere ciglio, infatti, autorevoli cronisti di giornali filogovernativi, filoconfindustriali o direttamente di proprietà Fiat, annunciano che il business degli incentivi all'auto ha già fatto guadagnare all'erario bel 477 miliardi netti.

Trionfo del Keynesismo e/o ritrovamento della cornucopia? Nulla di tutto questo, ma semplicemente informazione dolosamente superficiale e tendenziosa.

Basterebbe l'abc dell'economia, il buon senso e, soprattutto, la recente esperienza francese per sconsigliare stupidi entusiasmi. A partire dall'anno prossimo, infatti, il brusco ed inevitabile crollo delle vendite di automobili deprimerà gli introiti fiscali ed espellerà migliaia di occupati dal settore, con enormi costi per l'erario e per la società.

Indurre i lettori alla falsa convinzione che per risanare un settore industriale bastino gli incentivi statali all'acquisto di manufatti, che una ripresa "drogata" non abbia alcun contraccolpo di medio periodo e che, in più, si trasforma in un affare per le casse dello Stato è un modo irresponsabile di fare informazione economica.

In un paese distrutto dalla commistione tra economia, affari e politica, che non riesce a liberarsi dal più alto tasso di statalismo tra i paesi avanzati, che resta condannato all'ultimo posto nella graduatoria delle libertà economiche, forse sarebbe meglio evitare di lanciare false speranze sulle virtù miracolose dell'assistenzialismo di Stato. Anche se di mezzo c'è la Fiat.

 
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