AL SUO PRESIDENTE MARCO PANNELLAAccogliere la mia richiesta di chiedere per domani un voto sul regime, oltre alla volontà, richiederebbe una capacità sovrumana, o che tale a me sembrerebbe. Insistere nella mia richiesta non sarebbe quindi che un insulto.
Interrompo perciò un digiuno, che non è stato di dialogo, non avendo avuto la forza di chiedere un incontro.
E chiedo scusa per l'offesa delle ore in cui è rimasta la mia richiesta, nonostante la sua impossibilità.
Roma, 14 giugno '97, ore 11. Giandomenico Schiavi