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Conferenza Movimento club Pannella
Grassi Fabio L. - 15 giugno 1997
Ri:INCENTIVI AUTO: CLUB PANNEL

Scritto da Segr2.Movimento:

SM> INCENTIVI AUTO: CLUB PANNELLA, LA FALSA CORNUCOPIA DELL'ULIVO

SM> Roma, 14 giugno '97

SM> Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, segretario nazionale dei

SM> Club Pannella Riformatori.

SM> In un paese

SM> distrutto dalla commistione tra economia, affari e politica...

Accennavo in un recente messaggio alle analisi acute ma parziali e insufficienti di Pannella e del MCPR. Il messaggio "incentivi" ne e' una perfetta riprova.

La denuncia delle rottamazioni uliviche e' validissima e sacrosanta, ripeto validissima e sacrosanta, pero' questo breve passo che qui riporto e' errato fino al grottesco.

La verita', e dobbiamo imparare a farci i conti, e' che questo paese, in era repubblicana, nella commistione tra economia, affari e politica, nell'illecito, nella corruzione, nel clientelismo, nel corporativismo, nel commercio della droga, HA PROSPERATO, ha raggiunto, e in larghi settori tuttora mantiene, invidiabili livelli di ricchezza, di tutela sociale, di consumi, di sprechi. Altro che distrutto!

E non e' questa degli ultimi cinquant'anni la prima volta. Mentre era papa Alessandro VI, assassino avidissimo incestuoso ateo, l'Italia toccava il culmine del rinascimento, della sua cultura, del suo prestigio nel mondo.

Questo e' dunque uno straordinario e misterioso paese, a cui mal si applicano i concetti e le categorie valide nel resto nel mondo.

Da una parte questo paese lo odio e me ne vorrei andare, dall'altra ogni tanto mi chiedo se valga la pena di far diventare questo unicum storico un qualunque normale paese europeo.

Ogni tanto mi chiedo perfino se, di fronte all'implacabile processo di omologazione del mondo, la preservazione di un modello storico, politico, istituzionale, culturale peculiare, anche con tutti i suoi difetti, non sia un valore, una buona cosa in se'.

L'alterita' della cultura liberaldemocratica rispetto a questo paese e' da un parte un grande suo merito morale dall'altra il suo grande limite.

Quando anche l'Italia diventera' un normale paese europeo sara' sicuramente un bene, e tuttavia il mondo sara' un po' meno interessante.

"Piange tutto cio' che muta / anche per diventare migliore..." (Pierpaolo Pasolini, "Il pianto della scavatrice").

FLG

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