COMUNICATO STAMPA
RISULTATI REFERENDUM..LA LOTTA CONTINUA. UN INVITO AI CITTADINI CHE HANNO VOTATO PERCHE' CONSERVINO IL CERTIFICATO: LA SOLA TESTIMONIANZA, QUANDO CADRA' IL REGIME, CHE SI ERA VERAMENTE DALL'ALTRA PARTE.
UN APPELLO A FIRMARE I NUOVI REFERENDUM GIA' PRESENTI IN TUTTE LE SEGRETERIE COMUNALI.
Firenze, 16 Giugno 1997. Dopo i risultati dei referendum di ieri, Vincenzo Donvito, consigliere generale dei Club Pannella-Riformatori, ha rilasciato il seguente commento:
Ce l'aspettavamo, e non siamo stupiti piu' di tanto. Non siamo noi ad essere sconfitti, ma la democrazia di questo Paese. I partiti di regime, tutti compatti, hanno fatto fallire il voto, ed hanno trovato alleati nel ministro di Polizia Napolitano e nei mezzi d'informazione pubblica e privata.
I partiti hanno fatto una campagna inventandosi "l'ubriacatura da referendum, e l'incomprensione e inconsistenza dei quesiti". Proprio loro che in 34 (tanti sono i partiti presenti in Parlamento) hanno reintrodotto quel finanziamento pubblico ai partiti che gli italiani, solo tre anni fa, avevano bocciato con un referendum vinto con oltre il 90% dei consensi.
La data del 15 giugno -a vacanze gia' avviate per molti- e' stata appositamente voluta dal ministro Napolitano. La Rai ha violato la legge non avviando la campagna informativa nei tempi previsti dalla legge, e le scarne trasmissioni d'informazione le ha emesse ad orari di minimo ascolto, oltre ad introdurre la censura per cio' e come si diceva. I media privati sono stati altrettanto all'altezza. Tutti i quotidiani -con l'eccezione del Corsera- hanno ignorato per settimane l'avvenimento, ricordandosi solo alla fine e presentandolo, nella maggiorparte dei casi, come un referendum pro o contro Pannella. Milioni di schede non sono state consegnate dagli uffici elettorali, grazie alla superficialita' con cui e' stato compiuto il lavoro rispetto ad altre volte. I seggi erano allestiti in molti casi senza i manifesti che spiegassero cosa si andava a votare, e quando i manifesti c'erano, elencavano 11 referendum e non 7 (c'erano i 4 delle regioni eliminati all'ultimo momento).
In Toscana aggiungiamo anche la mobilitazione massiccia delle sezioni del Pds e degli intellettuali dell'Unavi, arrivati a tentativi di dissuasione alla partecipazione al voto, fin dentro le stesse sezioni elettorali. E questi sono solo alcuni aspetti del boicottaggio.
Condizioni molto difficili perche' il cittadino fosse informato su cosa si andava a votare, e, quand'anche avesse deciso di farlo, difficili anche per votare.
Faccio un ringraziamento e un invito a tutti coloro che hanno votato: conservate il certificato, perche' in un domani speriamo prossimo, quando faremo crollare questo regime illiberale e del malaffare, ci sara' la fila di coloro che diranno di averlo sempre combattuto, ma per essere credibili occorrera' mostrare le referenze di questo comportamento: il certificato elettorale -usato- del 15 giugno, per l'appunto, rappresentera' la sola referenza inoppugnabile.
La lotta continua, e noi nonviolenti la continuiamo con le nostre armi: democrazia, partecipazione e disobbedienza civile. Chi vuole lottare con noi lo puo' gia' fare, andando a firmare i 35 nuovi referendum che trova in tutte le segreterie comunali, su importanti temi di liberta' dell'individuo, del lavoro, della societa' e dell'economia: un pacchetto da cui puo' scegliere cio' che piu' gli interessa e su cui puo' organizzare un gruppo di raccolta nel suo ambito d'interessi.