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Conferenza Movimento club Pannella
Fischetti John - 16 giugno 1997
comunicato

inviato ai giornali locali

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COMUNICATO STAMPA

del rappresentante per la provincia di Pordenone dei COMITATI PROMOTORI DEI REFERENDUM: Caccia, Obiezione di coscienza, Ordine dei giornalisti, Golden Share, Carriere dei magistrati, Incarichi extragiudiziari dei magistrati

16 giugno 1997

Come prima cosa rivolgo un ringraziamento a tutte le elettrici e gli elettori che il 15 giugno sono andati a votare per i referendum. Sono persone che hanno spesso rinunciato a una parte delle loro vacanze; sono persone che hanno superato con senso civico i richiami delle nefaste sirene del menefreghismo e le litanie dei moralisti senza morale intenti ad elencare puntigliosamente gli svantaggi, spesso inventati per l'occasione, delle consultazioni referendarie;

sirene e moralisti per i quali, da trent'anni, i referendum "buoni" e "giusti" sono sempre quelli precedenti, e per i quali la democrazia e la politica sono sempre "altro" rispetto al concreto e all'immediato, tranne, ovviamente, quando si tratta di chiedere deleghe in bianco.

In provincia di Pordenone ha votato quasi il 32% degli aventi diritto. A queste persone di buona volontà il movimento dei Club Pannella-Riformatori offre ancora una volta, forse l'ultima, la possibilità di far sentire la loro voce e la loro volontà senza mediazioni e senza deleghe.

In tutti i Comuni è infatti possibile firmare per un nuovo progetto di riforma liberale, libertaria e liberista, sottoscrivendo 35 proposte referendarie. E' possibile firmarle tutte o soltanto quelle che ciascuno ritiene più importanti od opportune. Tra quei 35 si trovano anche molti dei referendum indecentemente bocciati dalla Corte Costituzionale, e che è importante riproporre con forza per far comprendere che vi sono ancora persone che intendono essere cittadini, e che non accettano di essere considerati sudditi o incapaci.

E' possibile ancora una volta, ripeto, forse l'ultima, usare strumenti democratici e nonviolenti per ribadire la volontà di quel "popolo sovrano" di cui troppi si riempiono la bocca in pubblico solo per riempirsi le tasche in privato, come ad esempio è accaduto con la nuova legge sul finanziamento pubblico dei partiti, il cui nuovo referendum abrogativo si trova nel pacchetto dei 35. In questo contesto, per inciso, è interessante far notare che mentre i partiti si affannano a dirci che il finanziamento pubblico (da loro chiamato volontario) serve ai partiti per non "costringerli" a rubare, in Parlamento è stata presentata e in parte approvata una norma che elimina il reato del finanziamento illecito ai partiti.

A queste persone, inoltre, rivolgo l'invito ad essere protagonisti della politica, non solo con il voto ma anche con la piena partecipazione alle scelte ed alle lotte di liberazione da quello che si configura sempre di più come un regime illiberale. Come? Per iniziare con un primo contatto, una telefonata allo 06-689791.

A quanti non hanno votato il 15 giugno voglio dire che la rinuncia all'uso di uno strumento, in politica come in natura, ne determina un rapido danneggiamento, e che forse anche molti di costoro, fra poco, comprenderanno quanto sia importante evitare che il referendum divenga un oggetto da esporre in un museo, di cui quelli che lo hanno affossato potranno, nei prossimi decenni, parlarci con nostalgia.

John Fischetti

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--- MMMR v4.68 beta * Gutta cavat lapidem

 
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