I 35 referendum nuovi erano stati annunciati come FAI-DA-TE.
Mi pare che stiano diventando FAI-SENZA-CANCELLIERE
Se c'e' gente disposta a fare tavoli, non sarebbe piu' produttivo raccogliere direttamente le firme invece di accompagnare per mano gli aspiranti firmatari alla segreteria comunale? Fatto salvo il costo del cancelliere, i tavoli pannelliani sono un po' piu' efficienti dei tavoli comunali o notarili.
La presa di contatto con le associazioni di categoria e' stata tentata per mesi ai vari livelli, con scarsi risultati politici ed economici.
A tali associazioni era stato dato un termine ultimativo per prendere le loro decisioni, termine prorogato piu' volte. E gli ultimatum dovrebbero impegnare entrambe le parti.
Da allora c'e' stato il 15 giugno, il cui risultato ha fatto indignare tutti i "partigiani" che vogliono "abbattere" il "regime". Temo pero' che i partigiani non abitino in Confindustria, Confcommercio, Confavvocati ecc.
Io preferirei che i referendum fai-da-te rimanessero tali. Sono certo che non venga raggiunto il numero di firme necessario, ma potrebbero essere un sondaggio sul gradimento dei cittadini sui quesiti proposti e sullo strrumento del referendum abrogativo.
E tale sondaggio darebbe risultati piu' genuini se si rimanesse nel campo del "fai-da-te", piu' genuini e piu' utili anche per decidere le prossime mosse del Movimento.
Non sarebbe male se, nell'attesa, il Movimento divenisse un "Fermamento", cioe' se stessimo un attimo fermi senza sentirci obbligati a muoversi prima di avere le idee chiare.
Ma forse sono l'unico a non avere le idee chiare... :-)